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Ero stata all’Orto Botanico di Pisa da bambina e, come spesso succede con i monumenti e le bellezze della propria città, non avevo più avuto occasione di tornarci. L’occasione si è presentata una bella mattina di inizio primavera quando, a corto di idee e senza voler stare troppo in auto, abbiamo deciso di andare in centro a Pisa e di trascorrere qualche ora nell’Orto Botanico insieme alla bimba appassionata di fiori e piante.

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Il primo orto botanico universitario del mondo

L’orto botanico di Pisa è stato fondato nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini su progetto di Cosimo I che voleva riformare il sistema didattico pisano con l’istituzione del Giardino dei Semplici. L’orto nacque infatti per cominciare una raccolta di semi e piante, contenente esemplari del territorio e poi da tutto il mondo. Pensa che ancora oggi l’orto botanico possiede una banca di semi per poter conservare piante minacciate dall’estinzione, come il Sophora toromiro, l’albero estinto dell’isola di Pasqua

L’orto botanico di Pisa divenne così il primo orto botanico universitario del mondo…anche se questo primato è conteso da un altro orto botanico. Mi riferisco a quello di Padova, di pochi anni più giovane ma, a differenza di quello pisano, rimasto sempre nella stessa sede dal momento della sua fondazione fino a oggi. L’orto botanico di Pisa ha infatti subito alcuni trasferimenti nel corso della sua lunga storia: in origine costruito sulle rive del fiume Arno nel giardino annesso al Convento di San Vito in prossimità degli Arsenali Medicei, fu poi spostato alle spalle del Monastero di Santa Marta nel 1563 e trasferito nell’attuale sede nel 1591, sotto il Granduca Ferdinando I.

La storia dell’orto botanico

Inizialmente le dimensioni dell’orto botanico erano più ridotte rispetto a oggi ed era anche molto diversa la disposizione delle piante in quanto le aiuole erano organizzate secondo forme geometriche e simboli cosmologici.

Erano frequenti le allusioni ai quattro elementi: il quadrato per quelli terrestri, il cerchio per quelli celesti, il triangolo per il fuoco e le vasche per l’acqua. Le specie si trovavano in otto grandi aiuole quadrate, a loro volta suddivise in porzioni più piccole disposte intorno a otto fontane con vasca.

Alla fine del XVIII secolo le aiuole vennero tutte smantellate e ridisegnate in forme rettangolari della stessa dimensione e disposte su file, intercalate da viali e muretti, secondo una concezione didattica e venne ampliata l’area oggi nota come Orto del cedro. Era contemporaneamente cambiata anche la botanica che prevedeva che le piante venissero classificate secondo criteri scientifici a evidenziare le affinità biologiche.

Nel XIX secolo si espanse nuovamente con l’Orto Nuovo e poi con l’Orto Del Gratta e vi venne costruito un Museo di Scienze Naturali. Alla fine del XIX secolo si giunse all’attuale disposizione, con una superficie di circa 3 ettari.

Nel 2015 è stata restaurata la facciata della palazzina delle conchiglie e nel 2016 sono stati inaugurati il secondo ingresso da Via Roma 56 (che si è aggiunto all’ingresso principale di Via Ghini 13) e il Museo Botanico.

La struttura dell’orto botanico

L’orto botanico ospita piante dei cinque continenti grazie a centinaia di specie provenienti da tutto il mondo.

L'Orto Botanico di Pisa, il più antico al mondo - immagine 214

La Scuola Botanica

Questa è la parte storica dell’orto botanico, più volte rimaneggiata nel corso della sua storia, passando dalle 8 vasche circondate da grandi aiuole alle 124 aiuole di forma rettangolare. Qui sono ancora presenti alcuni alberi antichi, come il platano orientale piantato nel 1808 e alto 23 metri e la quercia della Virginia piantata nel 1829.

L’Orto del Cedro

L’orto del cedro fu costruito nel 1783 e prende il nome da un cedro del Libano sradicato nel 1935 e sostituito con un cedro dell’Himalaya. Qui si trovano un albero dei ventagli, ginkgo biloba monumentale con una circonferenza di 4,5 metri e la magnolia alta 14 metri, la prima a essere introdotta in Toscana, arrivati qui da Londra e piantati nel 1787.

L'Orto Botanico di Pisa, il più antico al mondo - immagine 217

Presente anche un glicine ornamentale con il fusto dalla circonferenza di 1,20 metri, oltre a un boschetto di bambù e alle camelie storiche.

Le Serre

Troviamo la serra delle succulente che contiene, tra gli altri, il saguaro dei deserti del centro e nord America e le euforbie africane del Madagascar, la serra tropicale con banani e orchidee, oltre alla serra della Victoria e alla serra del banano.

Orto del Mirto

Questo giardino prende il nome da un esemplare di Myrtus communis piantato nel 1815 e vi si trovano coltivate 120 piante a uso medicinale e terapeutico come rosmarino, timo, melissa e calendula, oltre ad alcune potenzialmente tossiche come la cicuta e la belladonna.

Piazzale Arcangeli

Qui si trova un bell’edificio costruito alla fine del XIX secolo, oggi sede di uffici e dell’Herbarium Horti Botanici Pisani che ospita 300.000 campioni e la banca del seme. Di fronte si trovano due palme del Cile piantate nel 1891, una delle quali abbattuta e recentemente sostituita a causa di un attacco di punteruolo rosso.

L'Orto Botanico di Pisa, il più antico al mondo - immagine 221

Orto Nuovo

Quest’area è adibita prevalentemente ad arboreti con alberi d’alto fusto, ampi viali e spazi erbosi. Molto interessante il boschetto di bambù nero, l’albero della canfora alto 25 metri e l’albero di bagolaro di 27 metri d’altezza.

Orto del Gratta

Questa parte è molto scenografica in quanto sorge al confine est e si intravede la Torre di Pisa sullo sfondo, mentre si passeggia in ambienti che ospitano la flora mediterranea e montana delle Alpi Apuane con un piccolo laghetto di ninfee e fior di loto. Qui si trova anche un tasso di quasi 20 metri d’altezza.

Il Museo Botanico

Il Museo Botanico è preceduto da una bella palma della California alta 24 metri che fu piantata nel 1877. Aperto al pubblico nel 2017, è ospitato nel Palazzo delle Conchiglie, l’ex Istituto di botanica, così chiamato per la sua facciata settecentesca interamente decorata in stile grottesco mediante l’uso di calchi di conchiglie, granito rosa, scheletri di madrepore.

L'Orto Botanico di Pisa, il più antico al mondo - immagine 224

Questo museo è l’erede dell’antica Galleria fondata dal Granduca Ferdinando I de’ Medici nel 1591 della quale conserva: la Quadreria con i ritratti seicenteschi di botanici illustri, il Portone monumentale in noce e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico.

All’interno delle sette sale espositive disposte su due piani, il Museo contiene anche una replica della Wunderkammer creata agli inizi del ‘500 proprio in questa palazzina che esponeva i naturalia, gli artificialia e i curiosa, come il cranio da cui spunta un corallo, del quale è qui presente una riproduzione mentre l’originale si trova nel Museo di Storia Naturale di Calci.

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Ospita anche oggetti settecenteschi legati all’insegnamento della botanica universitaria, come i modelli in ceroplastica e i campioni vegetali in vitro. Qui è inoltre possibile fare una visita virtuale tra le storiche collezioni di piante dell’Erbario accessibili solo agli studiosi.

Hai mai visitato un orto botanico? Ti capita mai di fare il turista nella tua città? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente lavoro e vivo insieme a mio marito e alla nostra bambina. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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