Durante il nostro viaggio negli Emirati Arabi, ne abbiamo approfittato per raggiungere Abu Dhabi in giornata da Dubai dove abbiamo avuto l’occasione di vedere, tra le varie cose, una delle sue meraviglie architettoniche: la splendida Moschea dello sceicco Zayed!

La Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi - immagine 177

La storia della Moschea

La moschea prende il nome dallo Sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, al quale venne l’idea del progetto mentre era presidente degli Emirati Arabi Uniti. Fu proprio lui a posare la prima pietra che dette inizio alla costruzione dell’edificio alla fine degli anni Novanta, per essere ultimata nel 2007.

La prima cerimonia che si è tenuta nella Moschea fu proprio il funerale dello Sceicco Zayed nel 2004, il cui corpo è stato sepolto nel terreno al suo fianco.

La nostra visita

A questo link puoi trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare la visita.

La moschea è davvero un edificio dal grande fascino, che si vede già da lontano, arrivando da lontano. Appena si accede al parcheggio, prima di scendere dall’autobus, è salito a bordo un ispettore che, passeggiando lungo il corridoio, ha verificato che l’abbigliamento di tutti fosse consono al luogo.

Alcune donne che non avevano portato con sé niente per coprirsi adeguatamente le spalle, hanno dovuto indossare delle lunghe tuniche messe a disposizione gratuitamente dalla struttura. Io avevo una camicetta a maniche lunghe, dei pantaloni lunghi e larghi e un foulard che ho usato per coprire la testa, quindi non ho avuto bisogno di aggiungere nessun altro strato di abbigliamento.

La Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi - immagine 180

Appena arrivati nel cortile antistante l’ingresso principale della moschea abbiamo dovuto togliere le scarpe e lasciarle negli appositi armadietti. Sotto al sole cocente del mese di luglio nel quale siamo stati noi, la moschea Sheikh Zayed era quasi accecante per la luce! Il suo bianco abbagliante era addirittura difficile da sostenere con lo sguardo per più di pochi minuti.

Immensa, maestosa e imponente, lascia davvero senza parole. Pulitissima e mantenuta in modo perfetto, all’interno e all’esterno, dove siamo riusciti a trovare un po’ di refrigerio sotto al colonnato che la circonda. Davvero una meta imperdibile, se si ha Dubai come propria base, vale davvero la pena allontanarsi per un giorno dalla città per raggiungere anche Abu Dhabi, la visita alla Moschea è stata per me una delle parti indimenticabili di questo viaggio.

La Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi - immagine 181

I numeri della moschea

Si tratta di una delle moschee più grandi del mondo, sicuramente la più grande degli Emirati Arabi, il primo luogo di culto del Paese, l’ottava al mondo per dimensioni.

La superficie della Moschea Sheikh Zayed equivale a quella di cinque campi da calcio. Il complesso degli edifici misura circa 290 per 420 metri ed è realizzato su un’area complessiva di più di 12 ettari.

I numeri di questa costruzione sono impressionanti: 4 minareti alti 107 metri, 80 cupole e più di 1.000 colonne, per ospitare oltre 40.000 fedeli!

La corte della moschea, con decorazioni floreali, si estende per circa 17.000 metri quadrati ed è considerata uno dei più grandi mosaici di marmo del mondo.

La Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi - immagine 184

Gli interni

I lampadari della moschea Sheikh Zayed sono placcati in oro 24 carati. Nella sala di preghiera principale si trova il più grande lampadario al mondo presente in una moschea (terzo più grande del mondo), con i suoi 10 metri di diametro, 15 metri di altezza e 9 tonnellate di peso.

Il tappeto della sala di preghiera principale è il più grande del mondo, misurando 5627 metri quadrati. Annodato a mano, è stato prodotto con circa 2268 miliardi di nodi realizzati in due anni di lavoro da 1.200 artigiani in Iran. Per il suo trasporto sono stati utilizzati 3 aerei.

Gli esterni

L’esterno della moschea Sheikh Zayed è altrettanto sorprendente: le vasche d’acqua circondano la moschea, i cui colori, il bianco e l’oro, si riflettono sulla sua superficie, scintillando sotto il sole. Non bisogna dimenticare che l’italianissimo marmo bianco di Carrara è stato utilizzato per erigere il muro sacro orientato verso la Mecca.

Ti è mai capitato di visitare una moschea? Dove? Fammelo sapere nei commenti! Qui puoi trovare le regole di comportamento a cui attenersi per entrare al suo interno nel rispetto dei fedeli e degli altri visitatori.

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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