Il Forte di Bard è uno dei più grandi esempi di fortezza di sbarramento risalente ai primi anni dell’800, un complesso fortificato arroccato sopra al borgo di Bard in Valle d’Aosta che fu aperto ai visitatori nel 2006, a seguito del restauro avvenuto dopo un lungo periodo di abbandono. Oggi le strutture ospitano esposizioni di arte antica, moderna, contemporanea, di fotografia, ma anche tanti eventi musicali e teatrali all’aperto in estate, nel cortile interno.

La storia del Forte di Bard

Dal forte si gode di una bellissima vista sulla vallata circostante dove scorre in basso la Dora Baltea ed è proprio la sua posizione strategica ad avergli permesso, già in epoca medievale, di diventare una roccaforte ambita e difficilmente espugnabile.

In possesso dei Savoia dal XIII secolo, il forte di Bard fu fatto smantellare da Napoleone Bonaparte dopo avervi incontrato una strenua resistenza.

Nel 1830 Carlo Felice di Savoia fece ricostruire il Forte dall’ingegnere militare Francesco Antonio Olivero, con una struttura suddivisa in più livelli che cadde presto in disuso per diventare prima un carcere militare, poi la polveriera dell’esercito italiano.

Il Forte di Bard, roccaforte della Valle d'Aosta - immagine 179

Come arrivare

Il Forte di Bard si può raggiungere in due modi dal basso, attraverso gli ascensori panoramici oppure a piedi, seguendo il percorso pedonale che si snoda dal parcheggio posizionato a livello stradale. Anche noi abbiamo scelto questa seconda opzione, appena arrivati in Valle d’Aosta con lo scopo di raggiungere il Monte Bianco e la sua Skyway.

L’escursione al Forte di Bard è stata la prima che abbiamo fatto, appena fatto ingresso nella regione. La nostra passeggiata attraverso il sentiero è stata piacevole e interessante nonostante il freddo e neanche troppo faticosa.

Il Forte di Bard, roccaforte della Valle d'Aosta - immagine 182

Raggiunto il piccolo paesino dalle case tradizionali dai tetti spruzzati di neve, abbiamo visto anche una bella mostra di presepi all’interno della chiesa del Borgo. I presepi dell’esposizione erano tutti ispirati a diversi Paesi del mondo ed è stato davvero molto interessante osservare la cura con cui erano stati riprodotti i dettagli e i particolari per richiamare il Paese di riferimento! Un occhio di riguardo però era rivolto alle tradizioni locali, mi sono piaciuti tantissimo i presepi valdostani, uno all’interno di uno zoccolo di legno e l’altro nella tipica coppa dell’amicizia.

Abbiamo continuato la nostra salita per il percorso obbligato che si snoda sul limitare delle rocce, facendo numerose soste fotografiche per abbracciare con lo sguardo tutto il panorama intorno.

Rivolgendo gli occhi verso la fortificazione, partendo dal basso abbiamo incontrato le strutture principali: l’Opera Ferdinando, l’Opera Mortai, l’Opera Vittorio, l’Opera di Gola e l’Opera Carlo Alberto. Quest’ultima struttura racchiude al suo interno il grande cortile quadrangolare della Piazza d’Armi e le 24 celle che un tempo erano adibite a Prigioni. Proprio intorno a queste celle si collocano gli spazi dedicati a interessanti e varie mostre temporanee che, come i musei, sono a pagamento, mentre il percorso esterno è gratuito.

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Dopo la visita al Forte di Bard, ridiscesi a valle e alla nostra auto nel piazzale, siamo risaliti per raggiungere la località di La Salle dove si trovava il delizioso hotel Villamour. Avevamo previsto infatti di fermarci qui a dormire per poi ripartire il giorno seguente, carichi e prontissimi per raggiungere Courmayeur per scoprire la funivia Skyway del Monte Bianco, meta principale del nostro viaggio.

Hai mai visitato la Valle d’Aosta? Cosa ti affascina di più di questa regione? Vorresti vedere il Forte di Bard? Fammelo sapere nei commenti!


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Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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