Durante un bellissimo weekend lungo in Portogallo, abbiamo raggiunto anche Sintra muovendoci in treno da Lisbona. Il treno, in partenza ogni 30 minuti, in circa 1 ora ci ha portato alla stazione ferroviaria di Sintra dalla quale abbiamo preso il bus turistico 434 che ci ha portato fino al Palacio da Pena sulla cima di São Pedro de Penaferrim.

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A Sintra è molto semplice orientarsi, appena usciti dalla stazione ci sono diversi pannelli informativi, gli autobus sono molto frequenti e il biglietto si può acquistare a bordo. Ci siamo subito diretti verso il Palacio da Pena visto che la visita richiede circa 2 ore, riservando alla graziosa cittadina di Sintra, dove abbiamo pranzato, una bella passeggiata al nostro rientro.

La storia del Palacio da Pena

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Il Palacio da Pena è costituito da diversi edifici, i più antichi dei quali risalenti al Medioevo quando esisteva solamente la cappella della Madonna della Pena nel luogo di apparizione della Vergine Maria, dove si recarono in pellegrinaggio il re Giovanni II e la regina Leonor nel 1493.

Successivamente il re Manuel I volle la costruzione di un monastero dedicato all’ordine di San Girolamo, monastero che durante il suo massimo splendore poteva ospitare fino a 18 monaci. Questo edificio purtroppo venne pesantemente danneggiato, prima da un fulmine e poi a causa del terremoto del 1755, a seguito del quale si salvarono solo la cappella e le sculture in marmo d’alabastro.

Nel 1838 il principe Ferdinando acquisì le rovine del monastero, il Castello dei Mori e i terreni vicini dove nel 1840 Maria II di Braganza fece costruire l’attuale palazzo.

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Fu l’ingegnere tedesco Baron Wilhelm von Eschwege a trasformare le rovine, ristrutturando le antiche stanze dei monaci in un palazzo grandioso.

Dopo la morte di Ferdinando, re Luigi I del Portogallo trasformò il Palacio da Pena nella residenza estiva della famiglia reale, divenendo nel 1910 un museo aperto al pubblico in quanto Monumento Nazionale del Portogallo.

Nel 1951, dopo la morte della regina Amelie, il Palacio da Pena è caduto in rovina.

Nel 1995 il Palacio da Pena è stato proclamato Patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO ed è stato ampiamente ristrutturato nel 2000, recuperando i suoi colori vivaci nel 2012. Nel 2013 è poi diventato membro della rete delle Residenze Reali Europee e nel 2020 il Parco e il Palacio sono stati integrati nell’Itinerario Europeo dei Giardini Storici, diventando uno dei 40 Itinerari Culturali Certificati del Consiglio d’Europa.

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Acquistare i biglietti di ingresso

Appena arrivati all’ingresso principale del Palazzo, abbiamo acquistato il biglietto d’ingresso presso la biglietteria, scegliendo l’opzione che includeva anche la possibilità di visitare l’immenso parco alberato. Puoi acquistare i biglietti d’ingresso anche online a questo link, così da evitare di fare fila in loco, visto che si tratta di un’attrazione che richiama numerosissimi turisti durante tutto l’anno.

La struttura e lo stile del Palacio da Pena

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Il primo aspetto che colpisce del complesso di edifici che fanno parte del Palacio da Pena sono indubbiamente i suoi colori vivaci, insieme alla diversità degli stili architettonici che lo compongono.

I colori che si susseguono sono principalmente il giallo e il rosso, abbinati al blu delle piastrelle e dei tetti, nonché al bianco dei cornicioni che, insieme ai dettagli e agli intarsi particolareggiati delle lavorazioni, rendono il Palacio davvero unico.

Esempio di Romanticismo, ma anche della commistione tra gli stili neogotico, neomanuelino, neomoresco e islamico, edifici, torri, torrette, merli, chiostri e balconate, gli spunti fotografici sono davvero infiniti, abbiamo scattato decine di fotografie ancora prima di entrare!

Gli esterni

Degno di nota l’ingresso al Palacio decorato con sfere e un arco che raffigura serpenti intrecciati.

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Il portale che raffigura Tritone è davvero suggestivo, simbolo della creazione del cielo e della terra.

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Gli interni

Gli interni del palazzo sono stati progettati principalmente in stile vittoriano e edoardiano.

Lo spazio più grande è la Sala Grande o Sala del Biliardo in stile gotico, caratterizzata dal lampadario a 72 candele in ottone placcato oro.

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Gli interni si visitano in gruppi abbastanza numerosi che vengono fatti accedere di stanza in stanza ogni volta che queste sono più libere, per evitare di sovraffollare ciascun ambiente. Non è obbligatorio restare all’interno del gruppo con il quale è stato fatto il primo accesso, ma è possibile muoversi liberamente proseguendo lungo il percorso in base alle proprie esigenze e interessi. Bisogna tenere conto che i turisti sono sempre moltissimi per cui visitare l’interno consiste nel fare una lunga fila continua spostandosi di stanza in stanza. Anche se prima di partire avevo letto molti commenti che lamentavano uno scarso interesse per le sale interne del palazzo, a mio parere ne vale comunque la pena!

Il Parque da Pena

Non dimenticarti di dedicare del tempo alla visita del magnifico parco che circonda la residenza reale, una visita che abbiamo particolarmente apprezzato dal momento che non sono in molti i turisti che scelgono di proseguire la visita all’esterno dopo aver visto gli interni del palazzo.

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Non si tratta di un insieme di giardini, ma di un vero e proprio parco alberato che ospita piante provenienti da tutto il mondo con un’estensione di 200 ettari! Magnifici fiori, alberi altissimi, angoli nascosti e suggestivi, specchi d’acqua circondati da una vegetazione lussureggiante. Sequioie nordamericane, Gingko cinesi, Cryptomeria giapponesi…una passeggiata che è il perfetto completamento della visita agli interni del Palacio da Pena.

Una volta risaliti sull’autobus che, facendo il percorso in senso inverso, ci ha riportato nel centro di Sintra, abbiamo pranzato nel centro cittadino per poi ripartire, questa volta a piedi, verso la splendida Quinta da Regaleira, un altro straordinario palazzo che ti suggerisco di visitare nella tua giornata a Sintra.

Quinta da Regaleira, un giorno a Sintra

Sei mai stato a Sintra? Sapevi che puoi raggiungerla comodamente in treno da Lisbona? Ti piacerebbe visitare i suoi palazzi? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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