Alcuni dei link contenuti nel post sono link di affiliazione. Questo significa che, se clicchi sul link e scegli di acquistare il prodotto o il servizio, potrò percepire una percentuale di affiliazione. Tale commissione non comporta alcun supplemento di prezzo per l'utente.
Angkor Thom è stata l’ultima delle capitali dell’impero khmer in Cambogia, sorge sulla riva destra dello Stung Siem Reap, un affluente del Tonle Sap (leggi anche Il Tonle Sap, il più grande lago del sud-est asiatico) e il suo nome significa Grande Città, anche se i contemporanei la chiamavano Yasodharapura, la capitale precedente che venne in parte inglobata da Angkor Thom. Qui vivevano la corte imperiale, i sacerdoti, gli alti ufficiali e i burocrati…si ritiene che nel momento di massima espansione Angkor Thom e i dintorni ospitassero oltre un milione di persone.
Questa è stata la prima parte in assoluto dell’immenso complesso archeologico di Angkor che abbiamo visitato in 2 giorni davvero intensi, facendo base a Siem Reap nel magnifico Borei Angkor Resort & Spa. Ricordo con nostalgia questa visita perché sognavo da tanto tempo di raggiungerlo, dopo aver letto numerosi libri di Tiziano Terzani in cui parlava proprio di questi edifici e aveva anche delle immagini in cui era stato fotografato di fronte a una delle porte di accesso ad Angkor Thom. Che emozione per me ripercorrere i suoi passi! Il modo perfetto per cominciare l’esplorazione di questa zona così affascinante che permette di tornare indietro al tempo dell’impero khmer, tra monumenti misteriosi e una natura impenetrabile e rigogliosa.

Leggi anche Ta Prohm, tempio nella giungla cambogiana
La storia di Angkor Thom
Angkor Thom fu fondata nel dodicesimo secolo dal re Jayavarman VII dopo i saccheggi dei Champa del decennio 1170-1180: il re voleva che il suo impero divenisse inattaccabile, per cui fece costruire una città colossale che scoraggiasse eventuali futuri assedianti. Un’iscrizione trovata descrive Jayavarman VII come lo sposo e la città come sua sposa.
Angkor Thom rimase la capitale durante il declino dell’impero khmer, fino a venir abbandonata prima del 1609, quando uno dei primi viaggiatori occidentali scrisse di questa città disabitata, “fantastica come l’Atlantide di Platone”.
Le porte di accesso ad Angkor Thom
L’antica capitale era cinta da mura e vi si accedeva attraverso cinque porte monumentali larghe ben 235 metri, anche se gli ingressi veri e propri misuravano 3,5 per 7 metri e un tempo erano chiusi da porte di legno.
Ogni porta d’accesso era sovrastata da una torre costituita da quattro volti in pietra orientati lungo i punti cardinali.

Ci sono diverse teorie riguardo queste teste che potrebbero rappresentare il re o il Bodhisattva Avalokiteśvara o i guardiani dell’impero o Lokeshvara, il Signore della Compassione del Buddhismo Mahayana. Ai lati di ogni ingresso si trovano due elefanti tricipiti (si tratta della forma di Airavata, cavalcatura di Indra, dio della folgore e del temporale, delle piogge e della magia).

Le porte sono precedute da lunghi pontili fiancheggiati da 54 demoni e 54 divinità impegnati in un’epica battaglia: secondi alcuni studiosi stanno combattendo per estrarre Amrita (nella mitologia induista con questo termine sanscrito si indica l’elisir dell’immortalità) dall’Oceano di Latte, mentre secondo altri si tratta di una raffigurazione dell’arcobaleno che unisce il mondo degli dei a quello degli uomini.


Il muro di cinta a pianta quadrata (Jayagiri) era lungo 13 chilometri e alto 8 metri ed era costruito di laterite e rinforzato da terrapieni.
Era inoltre circondato da un fossato largo 100 metri (Jayasindhu) che rappresentava l’oceano che circonda il Monte Meru, rappresentato simbolicamente dalla cupola del Tempio Bayon, al centro della fortificazione.
La struttura di Angkor Thom
Occupa un’area di circa 10 chilometri quadrati che ospita numerosi monumenti:
- la Corte Reale
- il Phimeanakas, il tempio dorato situato al centro del Palazzo Reale
- le Terrazze degli Elefanti e del Re Lebbroso
- il tempio Baphuon, l’ex tempio di stato risalente all’epoca precedente la fondazione di Angkor Thom
- il tempio Bayon, centro del culto di stato di Jayavarman VII
- il Mangalartha, l’ultimo tempio in pietra costruito ad Angkor Thom nel 1295
Inoltre, a ogni angolo della città ci sono dei piccoli templi a forma di croce con una torre al centro, Prasat Chrung, costruiti in arenaria nello stile del Bayon e dedicati ad Avalokiteśvara, oltre a piccole strutture adiacenti che custodivano steli di pietra che elogiavano il re.

Sapevi che:
La porta meridionale si trova sulla strada principale che arriva ad Angkor Thom dall’Angkor Wat ed è quella più visitata. Presso la porta orientale sono state girate alcune scene del film Lara Croft-Tomb Raider.
Avevi mai sentito parlare dell’antica capitale dell’impero khmer? Ti piacerebbe visitarla? Fammelo sapere nei commenti!