Un viaggio in Oman non può che avere inizio nell’affascinante capitale Muscat, una città suggestiva, vivace e pulita dove si respirano atmosfere da Mille e Una Notte. Siamo atterrati all’aeroporto di Muscat in serata, dopo un breve scalo a Doha, e già l’aeroporto internazionale è un ottimo biglietto da visita del Sultanato, modernissimo, enorme, pulito. Qui abbiamo trovato ad attenderci il mini van della struttura alberghiera che ci ha accompagnato nel giro di 20 minuti al City Seasons Hotel Muscat dove abbiamo pernottato. Giusto il tempo di ammirare i primi scorci omaniti dal finestrino e poi siamo corsi a riposare.

La mattina seguente abbiamo cominciato le nostre visite di buon’ora. La giornata è cominciata con il ritiro dell’auto a noleggio, consegnata direttamente di fronte all’hotel, opzione molto comoda che ci ha indubbiamente permesso di risparmiare tempo la sera precedente potendo raggiungere subito l’hotel senza passare dal banco dei noleggi auto dove avremmo indubbiamente trovato molte persone appena atterrate con noi.

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La Grande Moschea Sultan Qaboos

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Partiamo subito alla volta della Moschea Sultan Qaboos, accorgendoci che guidare a Muscat è piuttosto semplice, le strade sono ampie e perfettamente tenute, le indicazioni anche in caratteri arabi, e in ogni caso il navigatore non ci fa sbagliare niente. Nei pressi della Grande Moschea è presente un parcheggio molto ampio in parte piantumato per cui scegliamo un comodo posteggio all’ombra e scendiamo con il passeggino fino all’ingresso della moschea dove scopriamo che è consentito anche portarlo all’interno ed è proprio quello che facciamo dato che le dimensioni sono importanti e l’utilizzo del passeggino per la bimba non può che far piacere.

Qui troviamo diverse guide turistiche che vendono i loro servizi, anche in italiano, ma rifiutiamo le offerte, con la bimba sarebbe impossibile. Troviamo una grande fila all’ingresso perché è necessario entrare con braccia e gambe coperte oltre che, questo solo per le donne, con il capo coperto, per cui moltissime turiste scelgono veli e abaya da noleggiare o acquistare. A proposito, leggi anche Scopri le 5 regole su come comportarti in moschea per imparare come vestirti e comportarti in una moschea. 

Avevo già visto la Moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi che è la più grande degli Emirati Arabi, ma devo dire che anche la Moschea Sultan Qaboos di Muscat inaugurata nel 2001 è davvero molto bella. Ho apprezzato particolarmente i giardini che la precedono, con fontane, piante e fiori colorati che vengono curati con estrema cura.

Ci sono diverse stanze da visitare, le più interessanti sono la sala da preghiera femminile e la sala da preghiera maschile che è davvero strabiliante. Qui si trovano infatti il tappeto di 70×60 metri che contiene 1.700.000.000 nodi e pesa 21 tonnellate, realizzato a mano da tessitori iraniani e il lampadario realizzato dalla compagnia italiana Faustig con un peso di 8,5 tonnellate, oltre 600.000 cristalli e 1122 lampadine. I primati del tappeto e del lampadario sono stati soppiantati da quelli che si trovano nella moschea di Abu Dhabi sopracitata.

In entrambe le sale si accede dopo aver tolto le scarpe per le quali sono presenti diversi armadietti in prossimità degli ingressi. La bellezza della moschea Sultan Qaboos di Muscat è soprattutto nei dettagli: i 5 minareti che simboleggiano i 5 pilastri dell’Islam, le linee eleganti che mescolano tradizione omanita e modernità, i bicchieri d’acqua offerti gratuitamente nei pressi della Biblioteca della Moschea.

L’iconico quartiere di Mutrah

Ci rimettiamo in auto per partire alla volta della zona di Mutrah, dove parcheggiamo nei pressi del Place&People Museum vicino al Mutrah Fort. La passeggiata lungomare, la Corniche, è davvero piacevole, un bel marciapiede spazioso costeggia le acque verdi dell’Oceano Indiano punteggiate di imbarcazioni, gli yacht del sultano, una nave da crociera. Poi si trova la carreggiata per il transito delle auto e poi di nuovo un marciapiede più stretto di fronte agli edifici, abitazioni, negozi, ristoranti….nei pressi del porto si trova il Fish Market.

Ci addentriamo nel Souq, trovando all’interno un caos ordinato di vicoli e locali commerciali affollati di oggetti, piccoli pupazzetti a forma di dromedario (impossibile non acquistarne nessuno), addobbi natalizi a tema, khummar (i tradizionali copricapi omaniti), il tutto accompagnato dai profumi del franchincenso e dai negozi di antiquariato e argento dove trovare i tipici e affascinanti khanjar (i pugnali ricurvi simbolo dell’Oman).

Si è ormai fatta l’ora di pranzo e torniamo verso il lungomare dove ci sediamo al Grills Shawarma Juice & Grill per un pranzo semplice e tranquillo a base di falafel, salsa allo yogurt, patatine fritte e pane indiano. Anche la bimba apprezza i suoi primi falafel e il pane indiano che sarà una costante di tutti i pasti fatti in Oman, un Paese che vede il 20% della popolazione di origine indiana.

Riprendiamo la nostra passeggiata sul lungomare dove ci avviciniamo al quartiere Sur Al Lawatia dove possono accedere solamente i membri dell’omonima tribù. Intravediamo l’affascinante moschea Al-Rasul Al-Aadam. Dopo pochissimo tempo la bimba si addormenta nel passeggino, per cui continuiamo a passeggiare sul lungomare godendoci il clima piacevolissimo.

Al Alam, la residenza ufficiale del sultano

Appena la bimba si sveglia risaliamo in macchina per raggiungere il Palazzo Al Alam, la residenza cerimoniale ufficiale del sultano dell’Oman. Parcheggiamo poco distante e per raggiungere il Palazzo vediamo anche gli edifici che ospitano il Museo Nazionale dell’Oman e diversi ministeri tra cui quello della Finanza. Siamo davvero colpiti dalla pulizia del pavimento, così lucido che ci potremmo specchiare!

Fotografiamo anche il Forte Al Jalali che si trova alla destra del Palazzo Al Alam.

La splendida Royal Opera House di Muscat

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Riprendiamo la macchina per raggiungere l’Opera House, anche in questo caso nessun problema per parcheggiare la macchina che lasciamo in una grande area dedicata davanti all’ingresso principale dell’Opera House. Anche qui restiamo sorpresi dall’incredibile pulizia, sia all’esterno che all’interno dell’edificio. Acquistato il biglietto, dobbiamo attraversare un metal detector per accedere all’interno della struttura.

Il colpo d’occhio nella hall è davvero suggestivo, per la scalinata di marmo bianco di Carrara, le balconate di teak minuziosamente intagliato, i lampadari Swarovski. Partecipiamo a una visita guidata inclusa nel biglietto di ingresso dalla durata di circa 15 minuti dove, dopo aver raccontato qualche cenno storico del teatro, ci vengono mostrati alcuni strumenti musicali della collezione del Sultano.

Purtroppo, ci viene raccontato dalla guida, non è possibile accedere alla platea del teatro dal momento che si stanno tenendo le prove dello spettacolo che andrà in scena la sera stessa ma, se garantiamo di entrare in assoluto silenzio, possiamo entrare per sbirciare qualche minuto. Restiamo totalmente sbalorditi dallo spettacolo che si presenta davanti ai nostri occhi! Assistiamo per pochi momenti alle prove di uno show di pattinaggio…sul ghiaccio! Un contrasto totale rispetto all’ambiente in cui ci troviamo e al deserto che ricopre l’80% del territorio dell’Oman! Una cosa che davvero non ci saremmo aspettati di trovare all’interno di Muscat!

I centri commerciali di Muscat

Dobbiamo ahimè lasciare Muscat per raggiungere la seconda meta del nostro viaggio, la splendida Nizwa che ci rapisce davvero il cuore! Ma torniamo a Muscat, l’ultimo giorno del nostro viaggio, prima di ripartire per l’Italia. Abbiamo alcune ore a disposizione che decidiamo di trascorrere nel grande centro commerciale Oman Avenues Mall che si trova a pochi chilometri dal nostro hotel. Sì perché i centri commerciali, nei Paesi del Golfo, sono davvero un’istituzione! Si tratta di un centro commerciale enorme con un’ampia sezione dedicata al food, ma ce ne sono davvero molti a Muscat, come il Mall of Oman e il Mall of Muscat.

Passeggiamo per negozi e ci divertiamo ad acquistare frutta secca da riportare in Italia presso l’area supermercato, prima di risalire in auto per tornare al City Seasons Hotel Muscat che ci ospiterà anche l’ultima notte a Muscat, dove già avevamo dormito la prima sera. Aspettiamo il tramonto nella piscina dell’hotel, l’ultimo tramonto omanita, prima di uscire a cena a piedi (l’auto l’abbiamo appena riconsegnata in hotel, la mattina seguente verremo accompagnati in aeroporto dalla navetta dell’hotel).

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Intorno ci sono diversi locali dove mangiare e anche alcuni negozi di abbigliamento aperti fino a tardi. Noi facciamo l’ultima cena in Oman presso il Felfela Muscat dove mangiamo carne grigliata, un kebab gigante di pollo, hummus e labneh a prezzi davvero irrisori.

Una cena fantastica per concludere un viaggio indimenticabile in una capitale che ci ha davvero sorpreso ed entusiasmato per la sua architettura e la sua profonda tradizione! Ti piacerebbe visitare Muscat? Fammelo sapere nei commenti!

Leggi il nostro itinerario completo del viaggio in Oman: Oman in 6 giorni con i bambini

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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