Questo articolo è rivolto a chi è capitato, come noi, nella cittadina di Eindhoven nel Brabante Settentrionale in quanto hub di una compagnia aerea low cost. Abbiamo subito prenotato il volo a basso costo per poi chiederci se valesse la pena soggiornare in città o anche solo visitarla.

La risposta per noi è sicuramente affermativa: anche se la città non offre molto da un punto di vista storico-culturale, può essere una piacevole scoperta e un’ottima base dalla quale partire per l’esplorazione di altre località olandesi. Durante il primo giorno di viaggio nei Paesi Bassi siamo andati subito ad Amsterdam, poi abbiamo visitato i villaggi del Lago Ijsselmeer e poi i mulini di Kinderdijk, lasciando la visita di Eindhoven alla mattina dell’ultimo giorno!

Eindhoven, sede Philips

Proprio dalla città di Eindhoven, la grande multinazionale olandese Philips ha cominciato la sua attività nel 1981 e ancora oggi vi mantiene la sua sede in cui si può visitare anche il museo.

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Altri Musei da visitare

A Eindhoven si trova anche il Museo Van Abbe dedicato all’arte moderna e contemporanea e il Museo Daf dedicato ai mezzi di trasporto. Arrivando in città poi non si può non notare l’Evoluon, il cosiddetto “Disco Volante”, oggi Centro Congressi, che caratterizza il panorama di Eindhoven.

Il mercato in Piazza Markt

Noi siamo andati in città di martedì e abbiamo parcheggiato in centro (ci sono molti parcheggi coperti, anche se piuttosto cari!) e abbiamo trovato il mercato attivo nella Piazza Markt e nelle strade adiacenti, l’occasione perfetta per mescolarsi agli olandesi in cerca di un buon affare. Gran parte delle bancarelle vendeva prodotti gastronomici, in particolar modo aringhe e formaggi, che si potevano anche gustare nei chioschi allestiti nei pressi delle bancarelle. Seguendo lo scorrere del mercato abbiamo raggiunto un’altra piazzetta molto vivace piena di ristoranti e negozi.

La Chiesa di Santa Caterina

Abbiamo mangiato all’aperto a un tavolino dell’affollato Carrousel (vicino a una giostra per bambini), dove abbiamo ordinato delle tipiche crocchette di carne lessa impanate e fritte davvero squisite (e bollenti!) che si chiamano bitterballen.

Abbiamo poi raggiunto la Chiesa di Santa Caterina che all’interno ospitava una piccola esposizione relativa a una serie di tombe ritrovate nei pressi della Chiesa. Abbiamo visto alcune tombe, dei crani umani, delle suppellettili e anche delle ricostruzioni della vita delle persone qui sepolte, potendo farci un’idea della vita quotidiana nel XVII secolo.

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Stratumseind, la strada dei pub

Usciti dalla Chiesa, sulla destra si trova la via Stratumseind, piena di pub, pare che ce ne siano una cinquantina in soli 200 metri, ciascuno con i suoi colori e le sue caratteristiche, ma all’ora di pranzo quasi tutti chiusi. Suppongo che di sera questa zona sia molto più animata.

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I birilli volanti

Tornando verso la piazza centrale ci siamo imbattuti nel centro di informazioni turistiche che funge anche da negozio di souvenir, proprio di fronte alla stazione ferroviaria. Siamo entrati per informarci sui Flying Pins, i “birilli volanti”, monumento moderno diventato ormai simbolo della città. Raggiungerli è stato molto semplice: è bastato infatti attraversare la stazione dal suo interno e, una volta usciti, li abbiamo trovati sulla destra.

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L’ho trovato un monumento simpatico e divertente, con i 9 birilli gialli raffigurati subito dopo l’impatto della palla da bowling, posizionati sopra a un prato verde circondato su ogni lato da strade molto trafficate. Ci siamo presi tutto il tempo per fare foto divertenti nell’atto di spingere a nostra volta i birilli.

In conclusione, anche se non si tratta di una città d’arte del calibro di altre città olandesi, sicuramente Eindhoven è una città molto vivace e moderna e merita una sosta di qualche ora per scoprirla un po’ meglio, soprattutto se, come noi, si deve usufruire del suo aeroporto e ingannare il tempo nell’attesa del volo di ritorno.

Conoscevi la città di Eindhoven? Hai mai preso in considerazione l’idea di atterrare al suo aeroporto? Vorresti dedicare del tempo alla sua visita? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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