Amo i fiori e amo le orchidee…Anche se non sono tanto capace di coltivarle. Ne ho una soltanto, grandissima, che se ne sta per tutto l’anno all’aperto, sole, pioggia, vento, gelo…e vive benissimo. Ogni volta invece che mi ritrovo tra le mani un’altra orchidea in vaso e la tengo in casa, prendendomene cura…l’esperienza non va mai troppo bene. Per me questi fiori dal grande fascino e bellezza rimangono un mistero, l’aspetto più bello a mio parere è che si possano trovare praticamente ovunque nel mondo, con le loro infinite varietà e la loro bellezza, semplice, vistosa, appariscente, coloratissima…Sicuramente mai banale!

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Le piante di orchidee

Le orchidee appartengono alla famiglia delle piante Orchidacee che sono delle piante erbacee perenni, caratterizzate da fiori a struttura alata. Curioso notare che il perianzio (l’insieme di calice e corolla del fiore) è suddiviso in tre sepali superiori e tre petali inferiori, uno dei quali è detto labello ed è differente rispetto agli altri allo scopo di attirare gli insetti per l’impollinazione!

Interessante notare anche che ogni fiore possiede organi maschili e femminili, riuniti in un solo corpo colonnare detto ginostemio.

A seconda delle diverse specie di orchidee, possono mutare i colori, le dimensioni, le forme…ci sono addirittura delle orchidee provviste di radici aeree che sono in grado di assorbire il loro nutrimento dall’acqua presente nell’ambiente (le abbiamo viste in Thailandia!) e altre che si nutrono invece assimilando le sostanze dagli organismi in decomposizione. In questi ultimi casi, le foglie delle orchidee “saprofitiche” possono essere delle semplici scaglie.

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Per quanto riguarda le orchidee con radici aeree, le troviamo più di frequente nelle aree tropicali. Queste radici, che si sviluppano alla base delle foglie o fra di esse, sono rivestite da un tessuto mono o pluristratificato costituito da cellule morte piene di aria, il Velamen, che svolge una funzione di protezione. L’aria contenuta in queste cellule conferisce alle radici l’impermeabilità e un colore biancastro o traslucido.

La parte terminale delle radici invece è priva di questo tessuto, per questo possiede un bel colore verde ed è l’unica sezione capace di assorbire umidità dall’atmosfera.

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Radici aeree al Sai Nam Phung Orchid Farm, vicino Chang Mai in Thailandia

Le orchidee del Sai Nam Phung Orchid Farm

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In Thailandia, vicino Chang Mai, si trova un luogo meraviglioso e fuori dal tempo: il Sai Nam Phung Orchid Farm, il giardino di orchidee più grande di questa zona che vale davvero la pena visitare. Al momento dell’ingresso, a ciascuno viene appuntata un’orchidea sulla maglietta, per entrare di conseguenza in una serra/labirinto pieno di orchidee dai colori unici e strane fantasie, tutte appese in alto con le radici che si allungano verso il basso a raccogliere tutta l’umidità dell’aria (confermo il fatto che qui si respiri un’umidità pazzesca!).

In vari punti strategici, ci sono delle panchine su cui sedersi a godersi lo spettacolo di colori e profumi. Si tratta di uno scenario davvero unico nel suo genere e sorprendente, a ogni passo, a ogni angolo, a ogni strada imboccata, ci si trova davanti fiori sempre nuovi e sempre magnifici, uno spettacolo per gli occhi.

All’interno si trovano quasi tutte le specie di orchidee che si possono vedere in Thailandia, alcune di esse sono molto rare. Oltre alle orchidee, che sono la principale attrattiva, non bisogna dimenticare che qui si trova anche un giardino di farfalle dove si vedono passeggiare anche cani e gatti. Il negozio di souvenir vende gioielli a forma di orchidea e di farfalle, alcuni di essi fatti proprio con i petali dei fiori placcati in oro, che purtroppo non abbiamo acquistato.

Avevamo visto un bel giardino di orchidee anche prima di imbarcarci sulla motolancia che ci avrebbe portato al mercato galleggiante di Damnoen Saduak, a questo link trovi la nostra esperienza.

Le orchidee in Asia

In Thailandia abbiamo visto moltissime orchidee, il motivo è che queste piante sono per lo più endemiche delle aree tropicali e subtropicali del continente asiatico e americano dove il clima è maggiormente caldo e umido. Infatti nella maggior parte dei casi assorbono dall’atmosfera le sostanze per il loro nutrimento, attraverso le radici, oltre a essere prevalentemente epifite: si aggrappano cioè con le radici ad altre piante che fungono da sostegno.

Anche in Cina l’orchidea, la cui coltivazione viene datata a 2000 anni fa, è molto diffusa e apprezzata tanto da far parte dei cosiddetti “Quattro Nobili”, insieme a crisantemo, bambù e fiore di prugna. Si tratta di un simbolo di eleganza, integrità e nobiltà, che anche Confucio ha descritto, esaltandone la bellezza e il profumo.

L’orchidea viene utilizzata per scopi decorativi e ornamentali: si crede che posizionare all’interno un vaso di orchidee sia un modo per donare energia positiva, felicità e relax, ma viene utilizzata anche per infusi e tisane, oltre che come ingrediente della medicina tradizionale cinese per medicamenti e decotti, avendo proprietà disintossicanti e idratanti.

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Anche i giapponesi hanno scritto delle orchidee nei loro testi e ne hanno anche effettuato raffigurazioni a partire dal 700 a.C.

Non dimentichiamo che l’orchidea è il fiore simbolo di Singapore.

Un mondo di orchidee

Le piante di orchidee sono diffuse in tutti i continenti, si trovano a nord del circolo polare artico fino a territori vicini all’Antartide facendo eccezione per deserti e ghiacciai, anche se la maggior parte di esse proviene dalle zone tropicali o sub-tropicali di Asia, America centrale e Sudamerica.

In Europa le orchidee sono principalmente specie terricole, ciò significa che possiedono un apparato radicale sotterraneo, costituito da rizotuberi o bulbi. In Italia, nelle aree collinari e montane, si trovano circa 200 specie di orchidee che crescono spontaneamente.

La simbologia

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Il fiore dell’orchidea, per la sua bellezza, eleganza e armonia, può avere significati diversi. Mentre in Oriente rappresenta principalmente la raffinatezza, la regalità, la purezza e l’innocenza, in Occidente può essere un messaggio di amore e di affetto da donare a una persona cara.

Le orchidee possono anche addobbare gli edifici religiosi in occasione di particolari ricorrenze in quanto si ritiene che le macchie sul fiore possano rappresentare il sangue di Cristo. Le orchidee nere invece, secondo le leggende, possedevano poteri magici e venivano utilizzate nella stregoneria, mentre oggi vengono regalate per festeggiare un successo lavorativo.

Tra miti e leggende

Orchis e la creazione delle orchidee

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Per quanto riguarda le origini dell’orchidea, secondo la mitologia greca dobbiamo cominciare dalle vicende di Orchis, un bellissimo ragazzo che era figlio di una ninfa e di un satiro e aveva ereditato dai genitori due caratteristiche fondamentali per la loro specie: la bellezza dalla prima, la passione dal secondo.

Durante i festeggiamenti in onore di Dioniso, Orchis fece un’azione proibita dalla divinità cercando di sedurre una sacerdotessa e, per punizione, il ragazzo morì sbranato dalle belve feroci.

Gli dei però non vollero che con la sua tragica morte svanisse anche il ricordo della sua bellezza, per questo motivo crearono la prima orchidea che curiosamente riproduceva nei bulbi sotterranei le appendici anatomiche maschili di Orchis. La stessa parola orchis in greco significa “testicolo”!

Secondo le credenze popolari, le orchidee, a causa della forma dei loro bulbi, hanno dei poteri afrodisiaci. Addirittura, il medico farmacista greco Dioscoride nel trattato “De Materia Medica” scrisse che un uomo, cibandosi dei rizomi più grandi, avrebbe generato un maschio, mentre con i rizomi più piccoli avrebbe concepito una femmina! Nel Medioevo invece era usanza comune preparare con le orchidee elisir e cibi afrodisiaci. Gli antichi Aztechi la consideravano invece un simbolo di forza ed erano soliti bere la cioccolata insieme alla Vanilla Orchid che cresceva spontaneamente in alcune zone del Messico.

Mr Cattley e la creazione della varietà Cattleya

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Oltre al mito di Orchis, relativo alla nascita di questa tipologia di piante, dobbiamo far presente che esiste un’altra leggenda che riguarda nello specifico la varietà Cattleya, la regina delle orchidee.

Pare che il signor Cattley lavorasse nella Londra vittoriana come fioraio e importatore di piante, dal momento che alla corte reale venivano esibite molte tipologie di piante esotiche, secondo il gusto dell’epoca. Le orchidee erano molto popolari e considerate un simbolo del lusso e del prestigio di chi le possedeva, in un’epoca storica nella quale era forte il fascino per il lontano Oriente e venivano imbarcate sui bastimenti in arrivo dalle zone tropicali, come il Sud America.

In Europa non si riuscivano a coltivare bene le orchidee che avevano bisogno di serre apposite e il primo a riuscirci fu appunto William Cattley nel 1818, dando origine alla varietà Cattleya chiamata anche orchidea brasiliana. Successivamente la coltivazione delle orchidee si diffuse sempre più, finché William George Spencer Cavendish, il duca di Devonshire, accumulò una grande quantità e varietà di piante esotiche nelle serre dei suoi giardini rendendoli famosi in tutta l’Inghilterra. Da questo momento le orchidee si confermarono il simbolo della ricchezza.

Conoscevi la leggenda di Orchis sull’origine delle orchidee? Hai mai visto un giardino di orchidee? Ne hai mai regalata o ricevuta una in dono? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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