Hohenschwangau si trova nei pressi della deliziosa località bavarese di Füssen, dove si trova anche uno dei castelli più famosi e conosciuti al mondo, quello di Neuschwanstein, che nell’immaginario collettivo viene associato al capolavoro Disney “La bella addormentata nel bosco” del 1959.

Dove si trova

Fussen dista circa 100 km di auto da Monaco di Baviera, da percorrere in circa 1 h 30 ‘. Si trova all’estremità della Strada Romantica, tra le Alpi bavaresi e il lago artificiale Forggensee e meriterebbe già da solo una visita, per i suoi punti di interesse e la sua bella architettura a graticcio.

Un’altra deliziosa località da vedere in Baviera, proprio sulla Strada Romantica, è Rothenburg Ob Der Tauberqui il racconto della nostra visita nel periodo natalizio.

Walt Disney e i castelli della Baviera

Walt Disney rimase affascinato dal castello fiabesco di Neuschwanstein e lo prese come modello per il castello del suo celebre film d’animazione. La sagoma del castello è diventata sempre più familiare e successivamente inserita tra le attrazioni di tutti i parchi Disney del mondo.

Per viaggiare attraverso le fiabe, leggi il mio articolo Giro del mondo in 5 favole

Una visita sotto la neve

Diciamo che a suo tempo la nostra gita bavarese non fu particolarmente fortunata, data la tempesta di neve che ci colse in un lontano e freddo dicembre mentre salivamo al castello, rendendo in poco tempo tutto bianco e soffuso, non permettendoci nemmeno di vedere il castello nella sua interezza. In gran parte nascosto dalla foschia, di Neuschwanstein non riuscimmo a vedere molto di più oltre il portone di ingresso.

Il castello di Hohenschwangau

Forse è anche per questo motivo che ricordo con piacere la visita a un altro castello della zona, il meno famoso ma non meno interessante Hohenschwangau, che riuscimmo a visitare nella mattinata, finché il cielo era ancora sereno, con una bella vista sul Lago Alpsee. I biglietti si possono acquistare online a questa pagina oppure direttamente al ticket office in loco.

Hohenschwangau, splendido castello della Baviera - immagine 177
Il Castello Hohenschwangau adagiato sulla collina sopra Schwangau – Immagine tratta da https://commons.wikimedia.org/wiki/ con licenza CC0 Public Domain

La storia del castello

Il castello fu edificato nel XXII secolo dai Cavalieri di Schwangau che si estinsero nel ‘500 e l’edificio cadde presto in rovina finché non fu acquistato dai Wittelsbach e restaurato come residenza estiva e di caccia nella prima metà del XIX secolo dal futuro re Massimiliano II, padre del leggendario sovrano Ludwig II che vi trascorse parte della sua giovinezza. L’ex armeria e sala conviviale fu trasformata in cappella.

Qui, nel 1871 Ludwig, febbricitante nel letto, ricevette l’ambasciatore di Bismarck, il Conte Holnstein che gli consegnò la Lettera Imperiale a seguito della quale il re acconsentì all’elezione di Guglielmo I ad imperatore tedesco.

Le stanze del castello

Tra le stanze più belle si annoverano:

  • la sala del Cavaliere del cigno caratterizzata dalle pitture di Michael Neher e Lorenzo Quaglio;
  • la camera da letto delle regina in stile turco;
  • la camera degli Hohenstaufen col pianoforte quadrato intagliato in legno d’acero usato da Wagner per una serie di concerti privati;
  • la cappella privata annessa alla stanza dove si trovano due icone russe donate dallo zar Alessandro II;
  • la Sala degli Eroi con i dipinti legati alla leggenda di Wilkina e il busto di Ludwig in marmo di Carrara;
  • la Camera di Berchta con le pitture dedicate a Carlo Magno e alla madre;
  • la Camera del Tasso ornata da dipinti raffiguranti la storia di Rinaldo e Armida tratta dalla Gerusalemme Liberata.
 

Hai mai visitato un castello da fiaba? Conoscevi la storia di questo castello della Baviera? Hai mai visitato questa zona? Quali località mi consiglieresti per un prossimo viaggio? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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