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Dolomiti, ormai per la terza volta insieme alla nostra bimba…non riusciamo a starne lontani!

Questa volta ci siamo decisi con poco preavviso, approfittando del giorno festivo del 2 giugno e abbiamo prenotato un appartamento nella località di Segno, una frazione del comune di Denno in Val di Non, una zona per noi comoda per quanto ci eravamo prefissati di vedere. Una volta giunti sul posto, abbiamo scoperto che Segno è legata a una figura storica molto importante, quella del missionario gesuita Padre Kino (al secolo Eusebio Francesco Chini), partito proprio da queste valli per evangelizzare l’Arizona della quale risulta essere uno dei padri fondatori. Nella piazza principale, sulla quale si affacciava il nostro appartamento Zia Myrna, ampio e pulitissimo, si stagliava proprio Padre Kino a cavallo, una grande statua donata dallo stato americano.

Segno viene inoltre attraversata dal cammino Jacopeo d’Anaunia che attraversa la Val di Non.

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Primo giorno, passeggiata a Sirmione

Il primo giorno siamo partiti subito dopo pranzo per ottimizzare il momento pisolino della bimba che ha quindi potuto dormire in auto per oltre metà del tragitto. Una tappa veloce a Sirmione dove fare merenda con un bel gelato, guadagnandoci un varco in mezzo a orde di turisti. Splendida giornata di sole, un azzurrissimo Lago di Garda con tante anatre che la bimba ha adorato, passeggiata piacevolissima intorno al castello Scaligero. Sicuramente un luogo dove tornare per rivedere e restare più a lungo!

Arriviamo in serata a Segno, giusto in tempo per cenare in appartamento e fare una bella dormita ristoratrice.

Secondo giorno, giochi d’alta quota

Sarnacli Mountain Park

Si prospetta una magnifica giornata di sole e caldo per cui, dopo una veloce colazione nel bar sulla piazza centrale di Segno, raggiungiamo con neanche mezz’ora di auto il Sarnacli Mountain Park, un’area della montagna a ingresso gratuito provvista di una serie di giochi per bambini, immersi nella natura. I giochi sono numerati per cui si segue un percorso che vede giochi di vario genere, uno scivolo che segue le pendici della montagna, una grande casetta di legno, un tunnel, dei campanacci da far suonare…la bimba che al momento della visita aveva 2 anni e mezzo si è divertita molto anche se alcuni giochi sono più indicati per bambini poco più grandi.

Altopiano del Pradel, lo scoiattolo Sciury

Poi abbiamo raggiunto la località di Molveno in meno di 10 minuti dove abbiamo parcheggiato nel centro storico e preso la funivia che in pochi minuti ci ha portato sull’Altopiano del Pradel.

Attenzione: la seggiovia prevede 2 tronchi, il primo con ovovia che conduce all’altopiano del Pradel, il secondo con seggiovia a 2 posti fino a Croz dell’Altissimo. Intenzionati a esplorare il sentiero dello scoiattolo Sciury, abbiamo acquistato il biglietto a/r solamente per il primo tratto per poi scoprire che l’Orso del Pradel, l’opera d’arte costruita con 2000 pezzi di radici di larici che avremmo voluto vedere, si trovava invece oltre il secondo tratto. Ormai, dato l’orario, la stanchezza e un po’ anche il timore di prendere la seggiovia insieme alla bimba, non siamo saliti oltre. Quindi valutare bene quale ticket acquistare in biglietteria, anche perché l’acquisto combinato di entrambi i percorsi è molto più vantaggioso rispetto all’acquisto delle due tratte separate.

Verifica info e costi a questo link

Abbiamo pranzato di fronte al parco giochi dello scoiattolo Sciury con pranzo al sacco e tovaglia da pic nic (che consiglio di portare perché ci sono pochissimi tavoli) e poi giocato a lungo in quest’area soprattutto con il tappeto elastico e il percorso dedicato alle palline di legno. La pallina si acquista al distributore automatico al costo di 4 euro, per cui consiglio di procurarsi 2 monete da 2 euro altrimenti, in loco, diventa molto difficile procurarsele.

Merenda con torta presso l’Albergo Ristorante del Brenta prima di scendere con la funivia e immancabile passeggiata nel centro di Molveno, attratti come sempre dai negozi di articoli sportivi. 

Lago di Nembia

Ci riserviamo l’esplorazione del lago al giorno successivo e ci spostiamo invece in auto per un paio di chilometri per raggiungere il lago di Nembia, famoso per i magnifici colori e la limpidezza delle sue acque. A malincuore, vediamo che il sole è appena sceso oltre la montagna per cui non riusciamo a cogliere appieno la bellezza di questo lago che vi consiglio assolutamente di visitare la mattina anziché il tardo pomeriggio come abbiamo fatto noi.

Dolomiti con bambini, 2 giorni tra Brenta, Andalo e Molveno - immagine 218

Andalo

Si alza un forte vento e decidiamo di riprendere l’auto per raggiungere Andalo dove passeggiamo e acquistiamo prodotti tipici nei negozi del centro che non è ancora riaperto del tutto in vista della stagione estiva. Il meteo sta cominciando a cambiare, per cui pensiamo a un piano B per il giorno successivo e prenotiamo gli ingressi all’AcquaIn Acquapark di Andalo.

Dolomiti con bambini, 2 giorni tra Brenta, Andalo e Molveno - immagine 219

Concludiamo la giornata con la cena in appartamento.

Terzo giorno, dal lago di Molveno alla piscina di Andalo

Lago di Molveno

Arriviamo presto al lago di Molveno per sfruttare al massimo la mattinata di sole, la bimba adora i prati verdi curatissimi, i numerosi parchi gioco, le Dolomiti di Brenta sullo sfondo dalle quali vediamo scendere i parapendii. Il parco preferito è senza dubbio il grande veliero di legno collocato su un’ampia sabbiera dove restiamo a lungo prima di spostarci sulla spiaggetta per giocare con i piedi nell’acqua fresca del lago.

Dalla segheria Taialacqua alle cascate del Rio Massò

Ci incamminiamo quindi per una passeggiata e, prima che faccia troppo caldo, raggiungiamo l’antica segheria veneziana Taialacqua che scopriamo essere aperta dal lunedì al sabato, sia la mattina che il pomeriggio. Ovviamente la troviamo chiusa perché è domenica, ma non ci disperiamo troppo e imbocchiamo il sentiero per le cascatelle del Rio Massò. Dopo un breve tratto asfaltato in leggera salita, comincia il sentiero nel bosco su sterrato, quasi interamente all’ombra, che ci conduce dopo circa 30 minuti alle cascatelle. Il contesto è interessante e piacevole e, volendo si potrebbe proseguire ancora a piedi fino ad arrivare alla Baita Ciclamino, ma torniamo sui nostri passi e, ripercorrendo lo stesso sentiero, torniamo al lago dove facciamo un pic nic per pranzo. Faccio presente che il sentiero è sufficientemente largo per i passeggini.

AcquaIn di Andalo

Alle 13 abbiamo l’ingresso prenotato per l’AcquaIn Acquapark di Andalo, una bella struttura coperta dove si trova, accanto a una piscina normale, un’area per bambini con l’acqua alta solamente pochi centimetri, 3 scivoli e tanti giochi d’acqua. Nella stanza adiacente si trova una piscina più grande e profonda, con un’area bimbi delimitata, uno scivolo toboga anche per adulti, oltre a una piccola piscina esterna provvista di idromassaggio con accesso dall’interno. Le cuffiette non sono obbligatorie. Al primo piano la zona ristoro dove è possibile anche utilizzare i tavoli solo per mangiare senza acquistare. 

Anche se alla fine non è piovuto, è stata comunque una parentesi piacevole. Sulla strada del ritorno, abbiamo fatto una veloce sosta presso il Maso Grezi di Andalo, trattoria e rivendita di prodotti gastronomici che purtroppo abbiamo trovato ancora chiuso, ma ci siamo divertiti ad ammirare le mucche al suo esterno.

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Ultima sosta quella al Castel Belfort per una foto, castello comunque visitabile nel comune di Spormaggiore.

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Ultima cena in appartamento prima di preparare le valigie e prepararci al ritorno.

Quarto giorno, mattina al museo MUSE

Vista la pioggia, ne approfittiamo per raggiungere il MUSE di Trento, il Museo dedicato alla scienza e alla natura.

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Verificare sul sito ufficiale giorni e orari di apertura.

Avendo letto su internet della presenza del Maxi Oooh, l’area dedicata ai bambini da 0 a 5 anni, prima di arrivare telefono per prenotare un posto per la bimba e seleziono l’ultimo posto nella fascia oraria 11,30-12,30 scoprendo che questa sezione va a ruba quindi, non dimenticatevi di prenotare in anticipo. La bimba si è divertita moltissimo e noi genitori ci siamo potuti alternare per accompagnarla all’interno (può stare solamente 1 adulto per bambino).

Purtroppo, avendo improvvisato la mattinata a Trento, non abbiamo fatto in tempo a prenotare un ristorante per il pranzo, grave errore perché usciti dal museo abbiamo trovato moltissimi locali al completo o addirittura con fila all’esterno. Va detto che ci siamo stati in un giorno di festa, ma era comunque lunedì! Ricapitolando: prenotare il Maxi Oooh e prenotare il pranzo.

Il nostro breve weekend in Trentino finisce qui, ma torneremo sicuramente presto…non riusciamo a stare lontani da queste montagne per troppo tempo! Tu ami di più il mare o la montagna? Sei mai stato sulle Dolomiti in estate? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente lavoro e vivo insieme a mio marito e alla nostra bambina. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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