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Secondo la religione cattolica, la Chiesa affida ai santi patroni la protezione di una categoria di fedeli, solitamente appartenenti a un’area geografica, a una categoria professionale o accomunati da determinate caratteristiche. Rivolgendosi ai santi patroni di riferimento, il fedele chiede, mediante preghiere e offerte, una grazia, una guarigione, un’intercessione. Questa intercessione avviene sempre nella Comunione dei santi e nel Corpo mistico del Cristo risorto dai morti affinché Dio Padre conceda la Grazia.

Interessante notare che i cristiani ortodossi, pur ammettendo il culto dei santi, non li associano a occupazioni o attività, mentre i protestanti solitamente non lo ammettono, ritenendo che solo Gesù Cristo sia mediatore tra Dio e gli uomini. Anche altre religioni hanno figure simili a quella del santo patrono.

I santi patroni, da Pisa con San Ranieri all'Europa - immagine 208

La nascita dei santi patroni

Fino al 1630, la scelta dei santi patroni dei luoghi era operata indistintamente dalla Chiesa e dalle istituzioni civili ma, dopo questa data, con il Decretum super electione sanctorum in patronos di papa Urbano VIII fu imposto un iter severo con regole rigide che prevedeva, tra i vari passi, l’approvazione pontificia e il voto della popolazione del luogo interessato.

Questo decreto è stato modificato nel 1973 da papa Paolo VI che ha semplificato la procedura di elezione con il Normae de patronis constituendis e ha proposto di ridurre, dove possibile, il numero dei santi patroni, mantenendo il ruolo del popolo nel processo decisionale.

La giornata di festa

In Italia, il giorno dedicato al santo patrono della città viene celebrato e considerato un giorno festivo grazie ai contratti collettivi del lavoro. In alcune città questa giornata può prevedere eventi, manifestazioni e cerimonie.

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Patroni famosi

Il patrono di Pisa

A Pisa per esempio, il giorno dedicato a San Ranieri, il santo patrono della città, ricorre il 17 giugno e si inserisce all’interno di un ricco mese di celebrazioni chiamato Giugno Pisano che prevede, tra i vari eventi, la Regata, il Gioco del Ponte e la magnifica Luminara quando gli edifici dei Lungarni si accedono di candele la sera del 16 giugno.

Ranieri Scàcceri, che ho scoperto essere patrono anche della dinastia monegasca dei Grimaldi, era nato in una ricca famiglia dedita al commercio e, dopo aver trascorso la sua giovinezza con leggerezza, decise di abbandonare tutte le sue ricchezze dopo l’incontro con un eremita. Trasferitosi in Terra Santa, visse per alcuni anni in povertà, nella mortificazione del corpo e nella penitenza.

Rientrato a Pisa, si ritirò nel monastero di San Vito e la leggenda narra che alla sua morte, per l’appunto il 17 giugno 1161, tutte le campane di Pisa abbiano suonato da sole. Quando nel 1632 San Ranieri divenne patrono della diocesi e della città di Pisa, i suoi resti furono portati in processione lungo la città e trasferiti nella cappella dell’Incoronata. In questa occasione venne organizzata una luminara in suo onore che, ripetendosi nel corso degli anni, ha dato poi origine all’attuale manifestazione.

Curioso ricordare alcune leggende tramandate sulla vita di San Ranieri: il miracolo di aver liberato una donna dalla possessione diabolica e quello di aver riportato in vita un bambino, oltre alla credenza che fosse un ladro in quanto dal suo scheletro manca un dito. Secondo la tradizione popolare, per aver rubato il formaggio, più probabilmente per farne una macabra reliquia post mortem.

E da pisana, non posso non menzionare “la burrasca di San Ranieri”, la perturbazione che puntualmente attraversa Pisa nei giorni della festa patronale!

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Patroni d’Italia

L’Italia ha due patroni: san Francesco d’Assisi e santa Caterina da Siena, dichiarati patroni principali d’Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII.

Il 4 ottobre ne viene celebrata la memoria liturgica in tutta la Chiesa cattolica.

San Francesco, Giovanni di Pietro di Bernardone, nato e morto ad Assisi, diacono e fondatore dell’ordine Francescano che da lui ha preso il nome, è stato proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1228. Era noto come “il poverello d’Assisi” in quanto aveva rinunciato a ogni bene materiale. Grazie al suo Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.

Interessante notare che ad Assisi, dove riposano le sue spoglie nella Basilica Papale di San Francesco, si sono tenuti i quattro grandi incontri tra gli esponenti delle maggiori religioni del mondo, nel 1986, nel 2002, nel 2011 e  nel 2016.

Santa Caterina da Siena, Caterina di Jacopo di Benincasa è stata proclamata santa da papa Pio II nel 1461, patrona di Roma nel 1866 da papa Pio IX e dottore della Chiesa da papa Paolo VI nel 1970.

Patroni d’Europa

Sapevi che anche l’Europa ha dei santi patroni? Parlo al plurale perché ne ha ben 6: San Benedetto da Norcia, dichiarato “Santo patrono di tutta l’Europa” da papa Paolo VI il 24 ottobre 1964, Cirillo e Metodio proclamati compatroni da papa Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980 che ha proclamato compatrone d’Europa anche santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena e santa Teresa Benedetta della Croce il 1º ottobre 1999.

Conoscevi queste curiosità sui santi patroni? Quale è il patrono della tua città e in che giorno viene festeggiato? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente lavoro e vivo insieme a mio marito e alla nostra bambina. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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