In Slovenia, a pochi chilometri da Capodistria (Koper) e da Pirano, si trova il piccolo villaggio di Hrastovlje che contiene un monumento di particolare interesse: la chiesa fortificata della SS. Trinità. In apparenza un piccolo paese come tanti altri che si incontrano lungo la strada (ci sono circa 150 abitanti!), immerso nel verde di una bella valle, non avrebbe colto la nostra attenzione se non per questo edificio.

La nostra visita

Durante il nostro weekend lungo tra Slovenia e Croazia (leggi qui il nostro itinerario nel dettaglio) non potevamo non fare una sosta anche in questa località!

Impostato il navigatore su Hrastovlje, il piccolo villaggio dal nome quasi impronunciabile, in italiano Cristoglie, arriviamo con facilità, parcheggiamo l’auto alla base di una collinetta sulla quale si vede la bella sagoma della chiesa. Saliamo a piedi e ci fermiamo davanti al portone chiuso da una cancellata.

Sì perché la chiesa non ha un vero e proprio orario di apertura, ma per poterla visitare bisogna telefonare al numero di cellulare indicato sul cartello apposto all’ingresso…e sperare che la persona di riferimento sia disponibile per venire ad aprire la porta della chiesa! Quando siamo arrivati non eravamo a conoscenza di questo, altrimenti avremmo telefonato per tempo per concordare un appuntamento e non rischiare di rimanere fuori!

La danza macabra in Slovenia - immagine 177

Fortuna che nel nostro caso è stato possibile visitare la chiesa, la referente ci ha subito risposto gentilmente e dopo una ventina di minuti ci ha raggiunto alla chiesa, mazzo di chiavi alla mano. Ci siamo presentati, ci ha preceduto, ha aperto il cancello…e siamo finalmente entrati all’interno, prima del muro di cinta, poi della chiesa. Le spiegazioni ci sono state fornite direttamente dalla signora, parte in inglese, parte in italiano.

La Chiesa fortificata della SS. Trinità

Ma perché questa chiesa è così speciale, così importante che al momento della sua costruzione si pensò di custodirla all’interno di un piccolo muro di cinta?

La danza macabra in Slovenia - immagine 178

La vera bellezza della chiesa risiede nel suo interno, con gli affreschi dalle tematiche profonde tratte dal Vecchio e dal Nuovo Testamento: la Genesi, vita di Maria e di Gesù, i Santi, ma anche scene di vita quotidiana come la raffigurazione dei Mesi. L’autore delle immagini, risalenti al 1490,  è Giovanni di Castua che probabilmente fu aiutato da diversi collaboratori.

Questi affreschi sono davvero sorprendenti, entrando nella chiesa si resta davvero a bocca aperta davanti alle pareti così minuziosamente decorate, non si sa dove posare lo sguardo! Sono presenti due sole finestre, per questo la luce che filtra dall’esterno regala un’atmosfera davvero affascinante.

La danza macabra in Slovenia - immagine 179

La danza macabra

Tra tutti questi affreschi, uno ci stupisce in particolare, ed è proprio quello che ha reso famosa Hrastovlje nonché il motivo che ci ha condotto fino a qui: quello riguardante la danza macabra.

Il tema della danza macabra si è sviluppato nel Medioevo al fine di rappresentare tramite arti e immagini la caducità della vita.

Nell’affresco della danza macabra di Hrastovlje, vediamo una raffigurazione nella quale gli scheletri accompagnano gli uomini verso la morte, in una sorta di memento mori. A sfilare verso la tomba sono i rappresentanti dei vari ceti, troviamo il bambino, il mendicante, il re e il papa, tutti a percorrere il medesimo cammino.

Pensare che la raffigurazione della danza macabra è tornata alla luce solamente nel 1948, quando lo scultore Jože Pohlen si accorse dei colori celati sotto alla calce dei muri! 

La danza macabra in Slovenia - immagine 180
La raffigurazione della danza macabra

La scrittura glagolitica

Un’ultima chicca su questi affreschi…Alcuni di essi includono lettere nella scrittura glagolitica, il più antico alfabeto slavo conosciuto che fu creato nel IX secolo di Santo Cirillo, un monaco bizantino di Salonicco.

La referente, una volta fornite tutte le spiegazioni aiutata da una torcia per illuminare le parti che rimangono più in ombra, risponde alle nostre domande e ci consente di restare a fotografare gli interni per tutto il tempo che vogliamo, prima che ripartiamo per la nostra destinazione, gli Apartments Kolmanic.

Davvero un piccolo gioiello, una visita che consiglio davvero a tutti…se si è in zona vale la pena fare una piccola deviazione per vedere la danza macabra con i propri occhi.

Avevi mai sentito parlare della danza macabra? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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