Durante uno splendido soggiorno in Kenya, dove soggiornavamo a Watamu presso il bel resort Barracuda Inn, abbiamo fatto, tra le varie escursioni, quella che ci ha condotto a Marafa, la cosiddetta cucina del diavolo, una depressione naturale di pietra arenaria rossastra.

Raggiungere Marafa

Marafa dista da Watamu circa 65 chilometri e dalla località turistica di Malindi solamente 40 che si possono percorrere con un mezzo a noleggio, un taxi o un pulmino in tour di gruppo. Questa è la soluzione che noi scegliamo, essendo solamente in 7 persone diventa un tour tutto per noi!

La strada che percorriamo per raggiungere il canyon è davvero molto piacevole e interessante, parte asfaltata e parte sterrata, anzi ricoperta di morbida sabbia, tanto dissestata e piena di buche che ci fanno sobbalzare in continuazione. Un percorso suggestivo nel quale oltrepassiamo villaggi, radure, piantagioni, acacie e baobab. Ne vediamo uno davvero grandissimo e ci fermiamo per fare una sosta…la nostra guida ci dice che occorrono 20 uomini per abbracciare il suo tronco!

Hell’s Kitchen

Marafa, la cucina del diavolo - immagine 177

Hell’s Kitchen, la cucina del diavolo…questo canyon è così chiamato per le altissime temperature che vengono raggiunte al suo interno. In lingua locale viene detta Nyari, ovvero “il posto che si rompe da solo” perché la terra sembra fratturata e frammentata.

La leggenda di Marafa

Questo canyon nasce da un’antica leggenda che narra che un tempo qui vivesse una famiglia ricchissima proprietaria di molti terreni oltre che di un grande allevamento di mucche. Questa famiglia era così benestante da non utilizzare il latte che veniva prodotto per sfamarsi e per sfamare le persone, ma da sprecarlo per lavarsi e lavare i propri abiti, dal momento che per loro raggiungere l’acqua richiedeva troppo tempo e fatica. Per questo motivo Dio decise di punirli, causando un nubifragio intenso e violento che comportò l’apertura nel terreno della profonda voragine di Marafa.

Ancora oggi possiamo vedere nel canyon i colori che ricordano questo episodio: il rosso del sangue della famiglia, il bianco del latte sprecato, il giallo dell’ora di Dio.

La nostra visita

L’arrivo del nostro fuoristrada nella località di Marafa attira uno stuolo di bambini che si affollano a noi intorno e gli consegniamo, con il benestare della nostra guida, alcuni blocchetti, delle penne e pennarelli per scrivere.

Parcheggiate le jeep, scendiamo per abbracciare tutto il canyon con lo sguardo da un punto panoramico davvero suggestivo. Siamo a metà pomeriggio e possiamo vedere come il sole alto nel cielo riscaldi ancora e colori la roccia arenaria di mille tonalità intense e suggestive.

Marafa, la cucina del diavolo - immagine 178

Già da lontano possiamo osservare le guglie, i pinnacoli e le formazioni rocciose che sono state create e modellate nel corso dei secoli dall’erosione dell’acqua e soprattutto del vento, dando vita a delle vere e proprie sculture! Si tratta di una depressione dalle rocce estremamente friabili, le cui pareti verticali possono raggiungere un’altezza di 30 metri!

La passeggiata nel canyon

Al nostro gruppo si aggiunge la guida locale che ci accompagnerà in una bellissima passeggiata a piedi attraverso tutto il canyon! La passeggiata è semplice, ma sono necessarie scarpe comode con la suola di gomma (anche se la guida indossa delle normalissime infradito sottili riuscendo comunque a inerpicarsi su per le rocce). In alcuni punti è possibile salire su alcune formazioni rocciose, ma se non si vuole, si può restare tranquillamente più in basso e attendere il ritorno della guida.

Marafa, la cucina del diavolo - immagine 179

La guida ci racconta la storia di Marafa e ci mostra tutte le forme che le rocce hanno assunto, cercando di individuare delle somiglianze con gli animali. A proposito di animali, il sito è popolato da numerosi babbuini che riusciamo a vedere solamente da lontano.

Il tour attraverso le gole passa davvero in un soffio e giunge presto l’ora del tramonto in cui risaliamo verso le nostre jeep e ci fermiamo a osservare i caldi colori del canyon animato di luci e ombre da un tramonto infuocato. Le temperature sono più accettabili e lo spettacolo indimenticabile, l’inclinazione dei raggi solari è cambiata e lo sono, di conseguenza, anche i colori del sito…ne è proprio valsa la pena raggiungere Marafa! Ripartiamo per il nostro hotel e quando rientriamo alla base è ormai buio pesto.

Hai mai visitato un canyon? In Europa possiamo trovare il sentiero dell’ocra di Roussillon, a questo link puoi leggere il racconto di questo canyon provenzale. Sapevi che in Kenya si trova un luogo tanto interessante, oltre il mare e la savana? Sei mai stato in Africa? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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