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L’Eremo della Spelonca è un suggestivo rudere ormai abbandonato e immerso nella vegetazione del Monte Pisano, facilmente raggiungibile a piedi per una bella escursione nella storia in questa interessante zona di confine tra Pisa e Lucca, della cui provincia fa infatti parte. Siamo vicini a San Giuliano Terme per quanto riguarda il lato pisano e a Santa Maria del Giudice per il versante lucchese.

Mediante i numerosi sentieri del CAI si possono raggiungere tanti altri luoghi interessanti e noi infatti ne abbiamo già raggiunti diversi, come per esempio la suggestiva Chiesa e monastero di Santa Maria di Mirteto, l’imponente Rocca della Verruca e la Torre di Caprona nel pisano, l’Acquedotto del Nottolini nelle vicinanze di Lucca…


Indice dei contenuti
La storia dell’Eremo della spelonca
Si tratta di un antico luogo di culto cattolico risalente al tardo Medioevo, alla fine del XII secolo, quando in Toscana erano molto diffusi insediamenti di questo tipo al punto che si parlava addirittura di “Mons Heremita“, come rinvenuto in alcune testimonianze dell’epoca.

Questo eremo si trova in una piccola radura a soli 270 metri di altitudine, posizionata tra il Monte Cupola e il Monte San Giuliano e fu edificato dalla confraternita degli eremiti neri. Si trattava di piccoli gruppi di monaci che, contrariamente a quanto professato dalle istituzioni ecclesiastiche del periodo, vivevano in povertà e in luoghi isolati, dedicandosi all’assistenza delle comunità locali che spesso non riuscivano a raggiungere i luoghi di culto. Questo luogo solitario e silenzioso aveva un duplice scopo: serviva sia alla meditazione e alla preghiera dei monaci, ma anche al conforto della popolazione circostante, vittima delle continue e logoranti guerre tra Pisa e Lucca.
L’eremo
L’eremo di San Giorgio o eremo della Spelonca, quello che vediamo ancora oggi, consiste in un’antica cappella diroccata a una sola navata nella quale si riesce sempre a intravedere un altare in pietra sovrastato da una piccola apertura circolare nella parete.

Gli affreschi originali sono ancora parzialmente visibili anche se ormai i loro colori sono stati corrosi dal tempo e malamente rovinati da atti vandalici.



Il portone di accesso al piccolo edificio di culto è ormai assente, mentre la facciata è stata rimaneggiata e ristrutturata più volte fino ad arrivare all’ottocento.
E la spelonca?

A dare il nome al sito religioso è un’ampia caverna, ovvero una spelonca, scavata nella roccia nella quale si può scendere verso il basso attraverso dei gradini. Si ritiene che qui probabilmente i monaci meditassero e i pellegrini si riposassero: ancora oggi riusciamo infatti a vedere le tracce di un pozzo e di antiche cisterne scavate direttamente nella roccia oltre ad alcuni fori, tacche e sostegni in pietra che servivano a sostenere altre strutture in legno.


Il cavallo del Diavolo
Qui vicino si trova inoltre una roccia mitica e leggendaria su cui sono impresse le impronte di un cavallo, che si dice essere montato dal Diavolo stesso inviato sul Monte Penna da San Giorgio.
Come arrivare all’eremo
Venendo da Pisa, per cominciare la nostra escursione abbiamo parcheggiato l’auto presso il parcheggio del ristorante situato alla sinistra del “Foro”. Per chi non lo sapesse, con “Foro” intendiamo la galleria stradale che attraversa il monte prima di arrivare a Santa Maria del Giudice, in provincia di Lucca. Qui ci troviamo nelle vicinanze del Passo di Croce dove transitava anticamente la vecchia via di comunicazione tra Pisa e Lucca. A questo punto, il tragitto da fare a piedi è abbastanza semplice, noi per esempio lo abbiamo percorso insieme al nostro cane una bella mattina autunnale.




Avevi mai sentito parlare degli antichi eremi del Monte Pisano? Ti è mai capitato di visitare un luogo abbandonato nel bosco? Fammelo sapere nei commenti!
