Tante volte siamo passati dal tratto autostradale dell’A22 per andare verso il Brennero e tante volte abbiamo visto incuriositi i meleti visibili ai lati della strada, ripromettendoci prima o poi di visitare la famosa Val di Non. Finalmente il momento è arrivato, siamo stati in Val di Non proprio in occasione del periodo di raccolta delle mele, potendo vedere più da vicino quei meli così ricchi di frutti!

Nella nostra mini vacanza di 4 giorni 3 notti era con noi la bimba di 9 mesi, quindi i nostri tempi sono stati in parte influenzati dalle sue necessità di rispettare il momento del pisolino e del gioco e l’itinerario è super consigliato anche con bambini così piccoli. Ma anche senza bambini! Da soli, accompagnati, in gruppo…la Val di Non ci è piaciuta davvero molto e crediamo che abbia tante attrattive, per tutti i visitatori!

Cominciamo il nostro viaggio!

Giorno1 – Arrivo in Val di Non

Il giorno della partenza partiamo con calma, il meteo prevede temporali su tutta Italia, siamo ben decisi a non farci scoraggiare, ma siamo incredibilmente fortunati e troviamo la pioggia solamente in Trentino, pioggia che smette presto dopo il nostro arrivo a destinazione.

Val di Non: l'itinerario perfetto in 4 giorni (anche) con i bambini - immagine 180

Alloggiamo presso l’Agritur La Pieve in località Torra di Predaia, che si rivela davvero un’ottima scelta. Sono presenti sia camere di hotel che appartamenti con angolo cottura nella stessa struttura, oltre a una piscina esterna che affaccia sulla valle che purtroppo non utilizziamo visto il periodo. Scegliamo la soluzione in appartamento che ha comunque la colazione inclusa come per gli altri ospiti, scelta vincente perché non dobbiamo riprendere la macchina in cerca di posti dove cenare.

Il paese è piccolissimo, si attraversano i meleti per raggiungerlo ed è esso stesso circondato dai meleti che si estendono a perdita d’occhio, la posizione è leggermente elevata e lo sguardo può così abbracciare tutta la valle!

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Passeggiamo a lungo in mezzo ai meli, ci riprendiamo dal viaggio in auto e speriamo che il meteo sia in via di miglioramento!

Giorno 2: dal relax alla sfacchinata, passando per una bella mangiata e un orso solitario

La piscina di Ronzone

Dopo una notte di pioggia, ci svegliamo che sta ancora piovendo, sarebbe un po’ scomodo e rischioso andare in giro per sentieri, tanto più che il pomeriggio dovrebbe rischiarare, quindi decidiamo di andare in una piscina coperta. Telefoniamo ad AcquaIN di Andalo, ma è tutto prenotato fino alla sera e allora ripieghiamo sulla piscina coperta di Ronzone!

La struttura si chiama Aqualido e contiene una piscina esterna con scivolo e giochi d’acqua e una interna semi-olimpionica, con una bimba di 9 mesi per noi è più che sufficiente! Appena arrivati, scopriamo che la cuffia è obbligatoria, per noi 2 la acquistiamo alla cassa mentre per la bimba ci viene prestata, e che esiste anche un comodo spogliatoio famiglia dove possiamo stare tutti insieme. Siamo letteralmente da soli nella piscina e siamo soddisfatti della nostra scelta. A questo link tutte le info.

Pranzo all’hotel Nerina

Si è fatta l’ora di pranzo, scriviamo sul navigatore “santuario di San Romedio” con l’obiettivo di mangiare nelle vicinanze, scopriamo che la strada per accedere è ancora chiusa dalla sbarra per cui dovremo prendere il bus navetta. Ci facciamo consigliare un ristorante dove pranzare e ci viene suggerito l’Hotel Nerina nella vicina località Malgolo, un albergo ristorante a conduzione familiare dove mangiamo davvero benissimo.

Il Santuario di San Romedio e l’orso Bruno

Ripartiamo per il Santuario, questa volta per davvero, e parcheggiamo vicino all’ex ristorante Al Mulino al costo di 4 euro, mentre per la navetta a/r il costo è di 3 euro a testa. A malincuore rinunciamo al famoso sentiero nella roccia per raggiungere il santuario, sicuramente scomodo con il passeggino e sconsigliatissimo per il maltempo.

In pochi minuti siamo a destinazione, il complesso del santuario è davvero una meraviglia, incastonato in un canyon selvaggio e verdissimo. Prima di entrare però, scendiamo verso sinistra dove troviamo Bruno, un bell’esemplare di orso dei Carpazi portato in questa magnifica valle per vivere in libertà.

O, per meglio dire, semi-libertà visto che è presente una recinzione perché non esca dai confini prestabiliti, ma bisogna ricordare che si tratta di un esemplare dalla storia travagliata che è sempre vissuto in cattività e che ha trovato in questo angolo di Trentino un luogo sicuro e sereno.

Un piacevole spettacolo per gli occhi e pure un richiamo a San Romedio che si narra abbia reso mansueto un orso che aveva attaccato il suo cavallo!

La visita al Santuario è davvero interessante, tutta in salita, ma con la bimba nel marsupio non abbiamo problemi nonostante i 130 scalini! Ricomincia a piovere quando stiamo per uscire, facciamo in tempo a salire sulla navetta e dopo questa visita decidiamo di rientrare in albergo visto il maltempo. Prima di cena, usciamo di nuovo per una bella passeggiata tra i meleti.

Giorno 3: miele, mele e il castello dei conti

Mieli Thun

Finalmente non piove, ma il cielo è molto coperto quindi rimandiamo la visita del Lago di Tovel al giorno successivo. Decidiamo di fare una tappa golosa presso il punto vendita dell’azienda Mieli Thun, come consigliato dal proprietario dell’Hotel Nerina il giorno precedente.

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Avendo assaggiato la squisita melata di abete, la acquistiamo come souvenir insieme ad altri mieli che ci fanno gentilmente assaggiare. L’offerta è davvero ampia, miele di arancia, fiori alpini, mela, rododendro, pino mugo…a questo link trovi tutte le informazioni sul loro miele e anche alcune ricette!

Castel Thun

Circondati dai meleti…ma quanto ci piace questa Val di Non…arriviamo al parcheggio di Castel Thun che costa 4 euro per una sosta di 4 ore. Ci incamminiamo col passeggino lungo la strada asfaltata ma, arrivati alle porte del castello, dobbiamo lasciarlo in un’area apposita e proseguire con la bambina nel marsupio.

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Visitiamo, gratuitamente poiché in possesso di Trentino Guest Card, altrimenti il costo sarebbe stato di 8 euro (a questo link tutte le informazioni sull’accesso) i tre piani del Castello, per un percorso affascinante nella storia, dalle vecchie cucine ai salotti settecenteschi, dalle stanze da letto alle sale da pranzo riccamente imbandite.

Passeggiamo anche all’esterno, tra torri e giardini, e visitiamo l’interessantissima esposizione di carrozze, calessi e slitte, mostra che ho personalmente adorato!

Pranzo alla Trattoria al Lago

Ci rimettiamo in macchina perché piove di nuovo, appena in tempo per il pranzo che facciamo alla Trattoria Al Lago in località Ton dove mangiamo prodotti tipici del territorio.

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Mondomelinda

Dopo una pausa pomeridiana in albergo, usciamo nel pomeriggio per raggiungere MondoMelinda, il centro visitatori del consorzio Melinda che si trova a una manciata di chilometri dal nostro hotel. Qui tutte le informazioni, anche per organizzare, su prenotazione, una eventuale visita al centro di lavorazione.

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Inutile aggiungere che compriamo diversi prodotti a base di mele e che guardiamo il filmato all’interno del Golden Theatre, un piccolo spazio all’interno di una mela dorata gigante che si trova proprio davanti all’ingresso del negozio. Si tratta di un filmato multimediale che permette di compiere un viaggio tra le celle ipogee di conservazione delle mele, per un’esperienza davvero coinvolgente! Ovviamente non lo abbiamo visto tutto perché la bimba si stava innervosendo e siamo usciti fuori.

Domani ripartiamo dal Trentino, quindi prima di cena facciamo l’ultima immancabile passeggiata nei meleti!

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Giorno 4: nel parco naturale Adamello-Brenta

Il Lago di Tovel

L’ultimo giorno di viaggio nonché l’unico di “quasi” sole lo dedichiamo al Lago di Tovel. Purtroppo non possiamo restare a lungo perché ci aspetta il viaggio in auto per rientrare a casa, ma la visita vale davvero la pena.

Il percorso per arrivare è molto suggestivo, passiamo dal paesaggio verde pieno delle immancabili mele che stanno cominciando a raccogliere alle rocce delle prime propaggini del parco Adamello Brenta. Nonostante nel paese di Tuenno ci siano mille cartelloni grandi, gialli e molto visibili che invitano a pagare il parcheggio prima di raggiungere il lago, noi li ignoriamo miseramente e imbocchiamo la strada per salire.

Una volta arrivati all’ingresso del parcheggio, scoperto che non abbiamo il biglietto, fortunatamente on ci viene chiesto di tornare indietro ma ci viene emesso un ticket che prevede il pagamento con pago PA entro 10 giorni dall’emissione.

Il costo è di 15 euro dal momento che ci troviamo in alta stagione (in altissima sarebbe stato 18 e in bassa 13 euro!), ma è un luogo che vale davvero la pena. Dobbiamo camminare alcune centinaia di metri dal parcheggio (è anche provvisto di servizi igienici) al lago, con il passeggino è comodo anche se in leggera salita. Una volta arrivati sulle sponde, le acque turchesi nelle quali si riflettono le Dolomiti del Brenta regalano uno scorso unico e indimenticabile!

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E pensare che queste acque così cristalline fino agli anni sessanta del Novecento si tingevano di rosso per la fioritura di un’alga!

Poco prima del lago troviamo un piccolo chiosco in legno che vende souvenir, non riesco a non dare un’occhiata e vengo subito attratta da un bel libro relativo alle fiabe e alle leggende delle Dolomiti! Lo acquisto subito, mi sembra proprio un bel ricordo per la bambina (e per noi!).

Proviamo quindi a imboccare la riva sinistra per fare una passeggiata, ma è piena di radici che affiorano e col passeggino è troppo faticoso, quindi ripieghiamo sulla riva destra dove facciamo una bella passeggiata che ci porta verso la cascata Rislà che purtroppo vediamo solo da lontano per questione di tempo.

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Pranzo al Lago Rosso

Pranziamo all’albergo-rifugio-ristorante Lago Rosso dove assaggiamo tagliatelle al ragù di cervo e salmerino per secondo, trovando dei piatti ottimi e gustosi e anche tanta gentilezza e disponibilità nei confronti della bimba. Dopo pranzo, torniamo alla macchina ripercorrendo la stessa strada in senso inverso.

Ci aspettano 5 ore di macchina per tornare a casa, ma siamo proprio soddisfatti di questa breve vacanza e anche del meteo che ci ha concesso una tregua! Proprio non ci aspettavamo una zona tanto ricca di attrattive! Hai mai visitato la Val di Non? Vorresti partecipare alla raccolta delle mele? Fammelo sapere nei commenti!

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Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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