Una bellissima giornata trascorsa tra Liguria e Toscana, tra Lunigiana e Garfagnana, passando dal mare alle montagne, per finire con un lago attraversando borghi e mangiando bene (e tanto). Questo un nostro sabato di fine novembre, caratterizzato da un bel sole tiepido e dalla temperatura mite.
Indice dei contenuti
Il nostro itinerario tra Lunigiana e Garfagnana
L’anfiteatro di Luni
La nostra giornata comincia in Liguria, presso l’anfiteatro romano di Luni che si può visitare pagando alla biglietteria la cifra quasi simbolica di 1 euro. La città di Luni si trova nella provincia di La Spezia, nella terra della Lunigiana al confine tra Toscana e Liguria e fu fondata dai romani nel 177 a.C. per diventare un fiorente porto.
L’abbondanza di prodotti della terra, di legname e di marmo, permisero a questa città marittima (che oggi non è più vicina al mare a causa dell’interramento del porto) di prosperare per secoli finché non fu progressivamente abbandonata in seguito a invasioni, scorrerie, saccheggi e nuove opportunità. Le rovine dell’anfiteatro fanno immaginare storie gloriose di un’epoca lontana, nell’anfiteatro c’era posto per ben 7000 spettatori.
Bocca di Magra
Dopo la visita dell’anfiteatro, ci spostiamo a Bocca di Magra, una località deliziosa alla foce del fiume Magra con il porticciolo pieno di barche e pescatori sugli scogli.
Lungo il percorso dei Camionisti in trattoria
Per pranzo invece raggiungiamo Mimmo e Francesca, un ottimo ristorante che è stato anche protagonista, tra gli altri, di una puntata di Camionisti in trattoria con Chef Rubio. Mangiamo cibo buonissimo in proporzioni più che abbondanti e ci alziamo da tavola davvero soddisfatti.
La zona di Podenzana invece, sempre in Lunigiana, è famosa per gli ottimi panigacci: leggi il mio articolo Lunigiana in 1 giorno: panigacci, borghi e cascate per scoprire di cosa si tratta!
Codiponte
Ripartiamo ben sazi alla volta di un altro borgo di Lunigiana, il suggestivo Codiponte arroccato sul fianco di una collina e caratterizzato dalla bella pieve dei Santi Cornelio e Cipriano che sorge nella vallata e che fu frequentata anche dai templari al cui interno si trovano figure dell’iconografia pagana. Il torrente Aulella nel frattempo scorre placido sotto al ponte a tre arcate che separa il borgo di Codiponte dalla pieve.
Trascorriamo del tempo passeggiando tra i tortuosi vicoli del paese, meravigliandoci per gli edifici in pietra, per i portoni usurati, per l’emporio qui presente da più di un secolo. Con più tempo a disposizione (e meno appesantiti) si potrebbe anche salire ai ruderi del castello, ben visibili sulla sinistra del borgo.
Il sentiero per Bergiola
Riprendiamo l’auto in direzione Minucciano e continuiamo a proseguire tra i monti della Garfagnana dove i colori dell’autunno sono ancora protagonisti, superiamo la località di Pieve San Lorenzo e, dopo appena 1 chilometro, troviamo sulla destra un piccolo cartello che indica la salita ai ruderi di Bergiola. Parcheggiamo in uno spiazzo angusto dove entrano 1 macchina, 2 al massimo, e attraversiamo la strada per salire lungo un sentiero tra i boschi della Garfagnana.
Il sentiero è davvero semplice e piacevole, incontriamo querce, castagni e numerosi ricci per terra che contengono ancora delle belle castagne, pur cominciando a essere fuori stagione. Dopo 10-15 minuti il sentiero si allarga in una bella radura alberata e si intravede il sentiero lastricato che porta ai ruderi. La Chiesa sorge in una minuscola piazzetta provvista di pozzo ed è l’edificio conservato in modo migliore tanto che riusciamo a entrare per ammirare l’interno e il soffitto. Un cartello segnala l’avvio dei lavori di ristrutturazione.
Proseguendo oltre la piazzetta incontriamo quanto resta delle abitazioni, mura diroccate, pietre e pareti invase dalla vegetazione e possiamo ammirare un piacevole panorama sulle montagne circostanti e il paese più vicino. Bergiola è stato abbandonato definitivamente nel 1920, a seguito di una forte scossa di terremoto che ha fatto crollare gli edifici, anche se la realtà storica si mescola alla leggenda: pare che un serpente di nome Devasto giri per il borgo danneggiandolo con la sua coda…
Il Lago di Vagli
Ultima tappa fotografica del giorno, il Lago di Vagli che ammiriamo quasi al tramonto. Lungo la strada fermiamo l’auto per lasciare attraversare una cucciolata timida e silenziosa di dieci piccoli cinghialini che si allineano lungo il ciglio per guardarci oltre il guardrail.
Parcheggiamo poco distante, dove ci sono anche una biglietteria e le indicazioni per il Parco dell’Onore e del Disonore e per il ponte sospeso, tutto chiuso a quest’ora e in questo periodo. Facciamo una passeggiata verso l’acqua dove incontriamo di nuovo i cinghialini, questa volta insieme alla mamma, ci fermiamo spaventati e restiamo in attesa, ma proseguono per la loro strada, così come facciamo noi.
In questo articolo trovi tante altre idee per trascorrere una bella giornata tra altre località della Lunigiana!
Ti è piaciuto questo itinerario? Vorresti assaggiare anche tu i prodotti tipici di questa zona? Sei mai stato in Lunigiana o in Garfagnana? Fammelo sapere nei commenti!