In viaggio, mi è capitato moltissime volte di trovarmi davanti a una moschea e spesso di entrare al suo interno per visitarlo: la moschea Blu di Istanbul per esempio o la moschea di Alessandria d’Egitto. Mi sono chiesta inizialmente quali fossero le regole da rispettare all’interno di questi edifici religiosi, sia di comportamento che di abbigliamento, per evitare spiacevoli episodi e per non urtare la sensibilità di nessuno.

Ho pensato quindi di scrivere un elenco di cose utili da sapere e di regole da leggere prima di entrare in un luogo sacro come questo, affinché la visita si svolga nel migliore dei modi.

Il venerdì in moschea

Bisogna innanzitutto ricordare che il venerdì è il giorno santo dei musulmani, pertanto è sconsigliato visitare questi edifici proprio il venerdì. Per l’appunto va ricordato che in molte moschee l’accesso ai turisti è proprio vietato durante i momenti di preghiera.

In ogni caso, i visitatori che si trovano all’interno della moschea durante un momento di preghiera devono posizionarsi in fondo mantenendo il silenzio.

Da quale ingresso entrare

Importante tenere a mente che in alcuni edifici potrebbero esserci due entrate separate: una per gli uomini e una per le donne. Oppure potremmo trovare sempre due entrate separate, ma di diversa tipologia: una destinata ai musulmani e l’altra riservata ai non musulmani.

Le regole di comportamento

Le regole di comportamento da seguire quando si visita una moschea sono in realtà molto semplici, principalmente legate al buon senso ma che è utile richiamare. Sicuramente sono simili a quelle previste anche per visitare altri luoghi di culto, appartenenti a religioni diverse:

  • Le scarpe vanno tolte appena prima di entrare all’interno della moschea e lasciate all’ingresso dove spesso si trovano anche degli scaffali appositi. Per questo motivo può essere una buona idea portare con sé un paio di calzini in aggiunta che si possono indossare sopra i proprio calzini o i piedi nudi. Anche se in alcune moschee potrebbe non essere necessario togliere le scarpe, le calzature andranno comunque coperte con appositi copriscarpe usa e getta che verranno forniti all’ingresso dell’edificio.
  • L’abbigliamento, sia per gli uomini che per le donne, deve essere semplice e poco appariscente: non si può entrare in una moschea portando un cappello sulla testa o indossando gli occhiali da sole, e non è ammesso entrare con le braccia scoperte e i pantaloncini corti. Per le donne può essere utile portare con sé nella borsa uno scialle ampio o un pareo da indossare sopra alla t-shirt se si viaggia nei mesi più caldi e soprattutto un foulard, indispensabile per coprire la testa. In alcune moschee possono essere fornite all’ingresso anche delle tuniche da indossare sopra ai propri vestiti e dei foulard per coprire i capelli, se se ne è sprovvisti.

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  • Una volta entrati nella moschea, è necessario tenere un comportamento quieto e silenzioso, evitando di fare rumore, parlando a bassa voce e togliendo la suoneria al proprio cellulare, anche per non disturbare chi i fedeli che si trovano in preghiera.
  • Non si possono portare alimenti e bevande all’interno della moschea, dove è di conseguenza vietato mangiare.
  • Non si possono fotografare eventuali cerimonie in corso e non è possibile sostare accanto alle persone che pregano, perché non è considerato rispettoso nei loro confronti. Ogni volta che si trova una cerimonia in pieno svolgimento, come già scritto sopra, bisogna mantenersi in disparte.

In questo articolo racconto di quando, in viaggio negli Emirati Arabi, abbiamo visitato la magnifica moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi e in questo racconto della visita alla splendida moschea Sultan Qaboos di Muscat, capitale dell’Oman.

Scopri le 5 regole su come comportarti in moschea - immagine 196
Nella moschea Sheikh Zayed di Abu Dhabi

Ti è mai capitato di visitare una moschea nei tuoi viaggi? Dove? Trovi utili i consigli del post? Fammi sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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