Epifania, celebrazione religiosa

L’Epifania è una delle massime solennità dell’anno liturgico per la Chiesa cattolica, ortodossa e anglicana, l’ultima celebrazione a chiusura del periodo natalizio. Mentre nelle Chiese occidentali l’Epifania coincide con la visita dei Re Magi a Gesù Bambino come rappresentanti dei popoli della terra, nelle chiese orientali viene celebrato il battesimo di Gesù, il momento in cui Gesù adulto viene manifestato come Figlio di Dio dalla voce del Padre e dalla colomba dello Spirito Santo.

Per le chiese che seguono il calendario gregoriano la data della festa è il 6 gennaio, per quelle che seguono il calendario giuliano è il 19 gennaio.

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Le origini pagane

L’origine di questa celebrazione si perde tra la storia e le leggende, forse inizialmente legata ai riti propiziatori pagani del X secolo a.C. con i quali si concludeva il ciclo del raccolto dell’anno precedente e si attendeva la nascita del nuovo anno.

I Romani introdussero questi riti nel calendario romano allo scopo di celebrare il passaggio tra questi cicli stagionali. La dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebravano infatti la morte e la rinascita della natura dopo che delle figure femminili si erano mosse in volo sui campi coltivati per propiziare i raccolti. Per alcuni si trattava della dea Diana, per altri di divinità minori, come Sàtia (dea della sazietà) o Abùndia (dea dell’abbondanza). Altri ancora collegano la celebrazione dell’Epifania con un’altra festa romana in onore di Giano e Strenia.

La festa cristiana

Tuttavia, presto la Chiesa di Roma cominciò a condannare le credenze pagane, ripulendo sempre di più questa vecchia figura dal senso iniziale di purificazione e rinascita, finché il Cattolicesimo tornò gradualmente ad accettarla, ripristinando la ricorrenza dell’Epifania alla data della dodicesima notte dopo il Natale.

La Befana incontra i Re Magi

La leggenda ha così finito per mescolare l’origine pagana con le influenze cristiane, narrando che i Re Magi, mentre cercavano di raggiungere Gesù Bambino, chiesero indicazioni a una vecchietta che si rifiutò di accompagnarli. Sentendosi in colpa per non averli seguiti, la vecchietta provò a raggiungerli senza successo, portando con sé dei dolci da donare al nuovo nato.

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La Befana in Italia

In Italia, durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, la Befana, una donna anziana che vola a cavallo di una scopa, vola di casa in casa per portare dolciumi ai bambini che si sono comportati bene durante l’anno precedente e carbone a quelli che si sono comportati male. Vengono riempite le calze che i bambini lasciano vuote sui camini e alle finestre.

La Befana in Nord Europa e nel resto del mondo

Nell’Europa centro-settentrionale la figura volante della Befana viene fatta risalire alla figura celtica di Perchta, diventata Frigg in Scandinavia, Holda in nord Europa, Bertha in Gran Bretagna, Berchta in Austria, Svizzera e Francia. Viene raffigurata come una vecchia dai capelli bianchi, con la gobba e il naso adunco, vestita di stracci e scarpe rotte, che di notte vola sopra i campi per propiziare i raccolti e viene festeggiata nei 12 giorni che seguono il Natale.

Regno Unito

Viene celebrata la dodicesima notte dopo il Natale a conclusione del periodo di festa, quando vengono rimosse le decorazioni natalizie dalle case e dalle strade. Viene preparata la Twelfth Night Cake, una torta farcita con mandorle e canditi dentro alla quale vengono nascosti anche un fagiolo e un pisello, chi li troverà all’interno della propria fetta diventerà il re e/o la regina della festa.

Il wassail è invece la bevanda calda che accompagna la torta, che richiama nell’aroma il vin brulé, sidro che veniva offerto in cambio di un regalo durante il wassailing. La tradizione prevedeva che un gruppo di 12 persone andasse nelle case vicine per benedirle, usanza in seguito associata e sostituita dal caroling, durante la quale gruppi di persone si riuniscono in cori per cantare carole natalizie.

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Spagna

In Spagna sono i Re Magi, anziché la Befana, a portare i regali per i bambini, infatti il 6 gennaio è conosciuto come Dia de los Reyes. Davanti alla porta di casa i bambini lasciano in cambio una ciotola d’acqua per dissetare i cammelli e qualcosa da mangiare per i Magi.

I Re Magi sfilano in molte città all’interno di cortei e grandi manifestazioni, tutte usanze che hanno attecchito anche nei Paesi dell’America Latina.

Messico

In Messico il dolce tipico è chiamato Rosca de Reyes, il pane dei re ricoperto di zucchero e frutta candita, all’interno del quale viene nascosta una figurina di Gesù. Come avviene anche in Spagna, il 6 gennaio i Re Magi vengono celebrati in giro per le strade, dove sfilano all’interno di cortei e sfilate e i bambini indirizzano proprio a loro le letterine che preparano.

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Francia

L’Epifania non è una festa nazionale, pertanto viene celebrata la domenica che precede o segue il 6 gennaio.

Nel nord del Paese si mangia la Galette des Rois, da tagliare in tante fette quanti sono gli invitati, più uno. L’ultima fetta è detta “la parte del Buon Dio” o “la parte del povero” poiché era destinata al primo povero che si presentava alla porta. All’interno del dolce viene inserita una fava e chi la trova viene eletto re o regina per un giorno.

Nel Sud della Francia il dolce tipico è invece una brioche a forma di corona guarnita con frutta candita.

Etiopia

Qui viene celebrato il Timkat il 19 gennaio, una ricorrenza sacra che significa “Battesimo”. Il Tabot che richiama l’Arca dell’Alleanza ed è posseduto da ogni Chiesa, viene portato in processione il giorno dell’Epifania fino a un ruscello dove si immergono i fedeli per rinnovare i voti del Battesimo.

Islanda

In Islanda si festeggiano invece gli elfi che accompagnano l’ultimo dei tredici Babbi Natale. C’è un Babbo Natale per ogni giorno di festività natalizia e il 6 gennaio viene chiamato appunto il tredicesimo, perché da Natale all’Epifania trascorrono 13 giorni.

Il primo Babbo Natale arriva l’11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, poi dal 25 dicembre in poi ne va via uno al giorno. Le celebrazioni hanno inizio con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il Re e la Regina degli elfi, finché non arriva anche l’ultimo dei Babbo Natale. Le celebrazioni si concludono con falò e fuochi d’ artificio.

Germania

In Germania, come in Francia, il 6 gennaio non è un giorno festivo. In Baviera tuttavia si celebra Sternsinger, che significa “canti delle stelle” dove i bambini vestiti da Re Magi si recano di casa in casa intonando canti tradizionali. I parroci chiedono donazioni nelle case e vengono raccolte donazioni a supporto di enti di beneficenza per bambini.

Le porte delle abitazioni visitate ricevono la scritta CMB: alcuni ritengono si tratti delle iniziali dei Magi, altri che si tratti di un’abbreviazione dal latino “Christus mansionem benedicat”, ovvero “Cristo ha protetto questa casa”.

Romania

In Romania la tradizione vuole che i bambini nei paesi vadano di casa in casa, bussando e chiedendo di poter entrare per raccontare storie e ricevere in cambio delle monete. Anche i sacerdoti girano per strada benedicendo le abitazioni.

Russia

In Russia i regali ai bambini vengono consegnati da Babushka e Ded Moròz “Nonno Gelo”, durante la notte della Vigilia del Natale ortodosso, tra il 6 e il 7 gennaio.

Conoscevi qualcuna di queste tradizioni? Tu hai usanze particolari che rispetti ogni anno nel giorno dell’Epifania? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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