Voglio portarvi nella parte più vecchia della capitale cinese, attraverso le strade tradizionali da girare in risciò, costeggiando antichi edifici che hanno tutto il fascino di un tempo che non esiste più, lontano dai grattacieli e dal traffico del centro. Gli hutong sono delle strade strette, dei vicoli caratteristici della città di Pechino dove si trovano, affiancate, le tradizionali abitazioni cinesi provviste di corte interna.

La struttura degli Hutong

Gli hutong furono costruiti durante le dinastie Yuan, Ming e Qing, quando agli aristocratici era consentito vivere nella parte più vicina alla Città Proibita dove risiedeva la dinastia imperiale.

Per questo motivo, per il fatto che fossero abitati e frequentati da aristocratici, gli hutong centrali erano più larghi e spaziosi, mentre quelli più periferici e più lontani dal palazzo imperiale erano più piccoli e stretti, in quanto abitati da commercianti e artigiani.

Gli hutong cambiano e si adattano alla storia

Durante il periodo successivo alla rivoluzione, la struttura e le condizioni degli hutong degenerarono drasticamente e finirono per estendersi senza criterio. Inoltre, dopo la fondazione della Repubblica Popolare cinese nel 1949, la maggior parte degli hutong cominciò a venir rimpiazzata dalle strade più ampie dei nuovi quartieri residenziali e commerciali, per adattarsi alle esigenze abitative del momento.

Molti degli hutong di Pechino sono stati dichiarati protetti.

Sapevi che…

Sembra che il più stretto hutong mai misurato misuri appena 40 cm di larghezza e il più grande 10 metri. Curioso anche notare che la maggior parte di questa abitazioni tradizionali non ha il bagno, per cui gli abitanti fanno ancora oggi uso dei bagni in comune. 

La nostra visita agli hutong di Pechino

Tornando a noi e al nostro viaggio in Cina, in un piovoso e umido pomeriggio di fine luglio a Pechino abbiamo visitato gli hutong vicino a Shichahai Lake.

In giro col risciò

Siamo saliti su un risciò che ci ha portato in giro attraverso i vecchi vicoli, parzialmente coperti da un telo impermeabile rosso per ripararci dalla pioggia che ci ha fatto sudare tantissimo. Durante la prima parte della pedalata sotto la pioggia non abbiamo potuto fare altro che osservare i portoni chiusi degli edifici mentre in giro non incontravamo nessuno oltre a noi.

Ma appena è smesso di piovere, i vicoli si sono finalmente rianimati, gli anziani sono usciti a fumare sui portoni delle case, i bambini si sono riuniti per giocare, uomini e donne si sono messi a ripulire davanti alle case mentre i cagnolini si divertivano a inseguirsi. Mi piace molto osservare le persone nella loro quotidianità, un luogo dove abbiamo visto i cinesi fare giochi tradizionali come il domino e il volano, fare tai chi e addirittura cantare è l’esterno del Tempio del Cielo (qui puoi leggere la nostra esperienza).

La visita nella casa tradizionale

Abbiamo infine fatto una sosta per visitare una tradizionale abitazione con cortile abitata da un’anziana signora che ci ha gentilmente ospitato e fatto visitare le stanze che componevano la sua casa.

Ci siamo seduti inizialmente in una prima stanza ampia che fungeva da salotto, sala da pranzo/ricevimento, cucina, camera…un vero e proprio locale multiuso! Lei ci ha spiegato tutto in cinese, ovviamente non abbiamo capito niente, ma la signora era molto sorridente e questo ci è bastato 🙂

Poi ci siamo spostati in un ripostiglio grandissimo stipato di oggetti dove si trovava un simpatico merlo in gabbia che ripeteva i suoni che sentiva. All’uscita dall’abitazione la signora ci ha mostrato orgogliosa le sue piante in vaso, tra cui un kumquat, un mandarino cinese ritenuto simbolo di buona fortuna.

Una bellissima esperienza in una zona tutelata della vecchia Pechino, dove si respirano la calma e la serenità di un grande villaggio…ti piacerebbe visitare la Cina? Sei mai salito su un risciò? Dove ti ha portato? Fammelo sapere nei commenti!

Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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