In una caldissima giornata di luglio ci mettiamo in macchina per raggiungere il Lago di Misurina e il Parco delle Tre Cime di Lavaredo. Siamo in ritardo sulla nostra tabella di marcia, il proposito di raggiungere le vette al mattino presto è stato vanificato dal traffico e dai lavori stradali che abbiamo incontrato lungo il nostro percorso, ma non abbiamo desistito e siamo arrivati, con calma, al Lago di Misurina.

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Il Lago di Misurina

Il Lago di Misurina si trova nella provincia di Belluno, è un lago alpino naturale dalle acque limpide e poco profonde, all’interno di una zona molto famosa per la qualità e purezza della sua aria che richiama molti visitatori con patologie respiratorie. Numerosi alberghi e case di cura circondano la Perla del Cadore sulla quale si specchiano le montagne delle Dolomiti.

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Parcheggiamo intorno al lago e incontriamo subito un altro rallentamento: il parcheggio deve essere pagato esclusivamente in moneta, ma non ne abbiamo a sufficienza e il convertitore di banconote è guasto. Dopo essere riusciti a pagare tipo 10 euro di parcheggio, ci incamminiamo seguendo una bella passeggiata lungo il lago fino a un negozio di souvenir dalla parte opposta dove acquistiamo i biglietti per l’autobus.

Alle Cime di Lavaredo e, più specificatamente al Rifugio Auronzo che è il primo che incontriamo, si può salire anche in auto pagando un lauto pedaggio, ma in questi giorni estivi che richiamano tantissimi turisti, il parcheggio è già completo. Oltrepassiamo la fine del piccolo paese di Misurina e attendiamo l’autobus, finalmente abbiamo fortuna e non dobbiamo restare troppo tempo in fila. La nostra fortuna dura poco, la strada per salire in quota è stretta e ripida e ci sono una serie di auto bloccate che non permettono all’autobus di salire agilmente.

Il trekking ad anello intorno alle Tre Cime di Lavaredo

Finalmente, alle h 11, scendiamo nel parcheggio ai piedi del Rifugio Auronzo. La vista sulle Dolomiti è già straordinaria, ma ci aspettano panorami ancora più belli!

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Le Tre Cime (Drei Zinnen in tedesco) si trovano tra Veneto e Trentino Alto Adige e nel 2009 sono state dichiarate, insieme ad altre cime delle Dolomiti, patrimonio Unesco.

Imbocchiamo un sentiero largo e piacevole, mantenendo le montagne alla nostra sinistra e il panorama sulla valle a destra, è il sentiero 101 che più tardi lasceremo per il sentiero 105. Questi sentieri ci permetteranno di girare intorno alle Tre Cime in senso antiorario in circa 4 ore di tempo.

Oltrepassiamo una piccola chiesetta, completamente rapiti dallo spettacolo delle guglie dei Cadini di Misurina e, dopo poche decine di metri, il sentiero si allarga e davanti a noi troviamo il Rifugio Lavaredo che lasciamo alla nostra destra per inerpicarci verso Forcella Lavaredo.

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Rifugio Lavaredo

Siamo proprio alla base delle Tre Cime che ci sovrastano imponenti e maestose, l’ombra e la bassa temperatura permettono a diversi di blocchi di neve di restare compatti accanto a noi, anche in pieno luglio!

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Forcella Lavaredo

Lasciamo le sagome delle Tre Cime di Lavaredo alle nostre spalle e scendiamo verso il Rifugio Locatelli dove pranziamo seduti sull’erba del prato esterno, dal momento che abbiamo portato con noi bibite e panini.

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Tre Cime di Lavaredo

Dopo aver scattato decine di foto alle Cime di Lavaredo, mentre il sole va e viene, costringendoci a mettere e togliere le felpe e gli occhiali da sole in continuazione, ci rimettiamo in cammino.

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Il Rifugio Locatelli

Mai è stato più valido il suggerimento di “vestirsi a strati”, passiamo dalla felpa e il k-way in corrispondenza di Forcella Lavaredo, alla mezza manica, i pantaloni corti e il cappello durante il pranzo. Il mio cappello l’ho ordinato qui e lo adoro per la sua comodità, leggero, pieghevole e lavabile, l’ideale per i viaggi e le escursioni in montagna! Anche una crema solare può tornare utile, siamo a oltre 2300 metri e il sole, quando riemerge dalle nuvole, risplende con forza.

Il percorso ad anello di circa 10 chilometri che seguiamo non presenta grandi difficoltà, ma si alternano diversi tratti in salita a tratti in discesa, che, uniti al sole cocente delle due del pomeriggio, ci obbligano a fare numerose pause. Sicuramente non c’è il rischio di perdersi o di sbagliare strada, nei mesi estivi i sentieri sono battuti da un numero impressionante di persone e non c’è pericolo di ritrovarsi da soli!

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In ogni caso, non è un percorso da improvvisare, bisogna essere provvisti di scarpe da trekking oltre che di buone riserve d’acqua, anche se si incontrano i rifugi e si possono reintegrare presto cibo e liquidi. Se non si è abituati a camminare, si può accorciare la passeggiata e fermarsi soltanto al Rifugio Lavaredo dal quale comunque una magnifica vista è assicurata!

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Nel frattempo oltrepassiamo anche la Malga Lang Alm dopo esserci riposati un attimo presso il torrente Rienza e un laghetto delizioso incontrato poco più avanti! Le sagome delle Tre Cime che si specchiano nelle acque turchesi ci regalano un paesaggio da cartolina!

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Stanchi come siamo, il Rifugio Auronzo che intravediamo in lontananza mi sembra un miraggio! Ma la nostra camminata non è ancora finita, quando l’autobus ci conduce nuovamente a valle, dobbiamo ripercorrere il Lago di Misurina in senso inverso per tornare al parcheggio. Esausti, ma davvero felici e soddisfatti per una giornata indimenticabile!

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I papaveri glaciali delle Dolomiti
Author

Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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