Alcuni dei link contenuti nel post sono link di affiliazione. Questo significa che, se clicchi sul link e scegli di acquistare il prodotto o il servizio, potrò percepire una percentuale di affiliazione. Tale commissione non comporta alcun supplemento di prezzo per l'utente.
l nostro arrivo a Vancouver avviene via mare, a seguito di una bella crociera nel Pacifico lungo le coste dell’Alaska meridionale. Il primo approccio non è dei migliori, a causa di una pioggerella insistente e fastidiosa che non vediamo l’ora ci dia tregua. In un primo momento non lo sappiamo, ma ci accompagnerà ancora per molte ore.
Leggi anche Alaska in crociera, da Seward a Vancouver
Scegliamo di noleggiare l’auto per muoverci per Vancouver perché, nonostante le distanze tra i nostri punti di interesse non siano eccessive, i tempi di percorrenza sono piuttosto lunghi, ma anche perché dovremo ripartire con l’aereo presto al mattino e la macchina ci permette di essere più liberi e puntuali con le nostre tempistiche.
Dobbiamo innanzitutto raggiungere il centro noleggi situato appena fuori dall’aeroporto internazionale YVR di Vancouver e per farlo prendiamo un treno dalla fermata Waterfront come ci viene gentilmente suggerito da un disponibile operatore presso il Visitors Center del porto. In tutta questa zona è possibile incontrare diverse persone che indossano un gilet fosforescente dove si legge “Volunteer” a cui è possibile chiedere informazioni turistiche. Acquistiamo il biglietto alle macchinette e saliamo in treno insieme alle nostre valigie dove rimaniamo per circa mezz’ora.
Indice dei contenuti
Granville Island
Granville Island Public Market
Una volta ritirata l’auto, partiamo subito per la nostra prima destinazione a Vancouver: Granville Island, una zona vivace ricca di negozi, ristoranti, gallerie e locali di artisti.
Parcheggiamo in un comodo parcheggio multipiano e, dopo aver visto i famosi Giants, sei giganteschi silos oggi ricoperti da murales colorati, raggiungiamo il mercato coperto Granville Market in tempo per il pranzo. Sta continuando a piovere e il mercato viene preso d’assalto dai visitatori in cerca di riparo, camminiamo tra le bancarelle di frutta esotica e verdura, formaggi italiani, caffè pregiati e carni di qualità.
La bimba viene attratta da alcune vaschette di pasta col pesto che acquistiamo fiduciosi ma, ahimè, sono ben distanti dal concetto che ne abbiamo. Ripieghiamo allora sull’acquisto di un ottimo pot pie caldo e fumante presso à la mode: è davvero piacevole mangiarlo seduti sugli sgabelli osservando le barche navigare nel canale.
Alla fine, indossati i nostri impermeabili, usciamo a passeggiare sul molo tra gabbiani invadenti e turisti curiosi.
Kids Market
Pochi minuti a piedi dal mercato coperto si trova questo edificio su due piani, grande e colorato, interamente dedicato all’infanzia, ospitando negozi di scarpe e abbigliamento, parrucchiere, area giochi, tutto rigorosamente per bambini. Fatta eccezione per alcune piccole giostre, la nostra bimba non può fare molto perché è troppo piccola, quindi consiglio di fare una sosta qui se i bimbi hanno almeno 4 anni.
Science World
Risaliamo in auto per raggiungere il Science World, un’altra attrazione al coperto dove trascorrere qualche ora in attesa che smetta di piovere. Restiamo subito colpiti da questo museo interattivo, davvero interessante e divertente per bambini di tutte le età e per tutti gli adulti incuriositi dalla scienza, dalla chimica, dalla fisica…e non solo.
L’area gioco all’interno è davvero grande e adatta anche per bimbi piccolissimi, la nostra bimba per esempio, che al momento della visita aveva meno di 2 anni, ha potuto giocare con i blocchi di costruzioni, con i segnali luminosi e con molto altro. Addirittura, c’è un’area dedicata ai giochi con l’acqua e vengono fornite delle mantelle a tutti i bambini che vogliono partecipare.
Gastown, il cuore di Vancouver
Risaliamo in macchina per l’ultima attrazione che visiteremo oggi: Gastown, il cuore di Downtown, il centro storico di Vancouver. Dal momento che non è mai smesso di piovere, parcheggiamo più vicino possibile e scendiamo a fare due passi lungo la strada pedonale piena di negozi, ristoranti e cafè. Qualche sosta d’obbligo nei negozi di souvenir e poi a fotografare l’iconico orologio a vapore.
Non ci avventuriamo oltre, fatta eccezione per questa zona turistica e pedonale: i dintorni sono frequentati da homeless e purtroppo molto di essi non ci sembrano particolarmente raccomandabili.
Siamo ormai arrivati alla conclusione di questa prima intensa e piovosa giornata a Vancouver, ci fermiamo da T&T, un supermarket che vende prodotti asiatici (soprattutto cinesi) dove facciamo la spesa per le 2 colazioni e le 2 cene che faremo in città.
Quindi arriviamo all’appartamento che ci ospiterà a Vancouver, il delizioso Helen’s House / Close to Skytrain and Airport che occupa parte di una bella villetta in ottima posizione residenziale dove poter parcheggiare comodamente la propria auto. I proprietari, disponibili e discreti, vivono proprio nell’immobile adiacente e hanno rifornito l’appartamento davvero di tutto. Questo è provvisto anche di lavatrice e asciugatrice, delle quali usufruiamo.
Curioso di sapere come proseguirà la nostra permanenza a Vancouver (e se smetterà di piovere?). Leggi anche Vancouver, il secondo giorno tra lo Stanley Park e l’Oceano Pacifico
Avevi mai sentito parlare degli orologi a vapore? Fammelo sapere nei commenti.
2 Comments
Pingback: Vancouver, il secondo giorno tra lo Stanley Park e l'Oceano Pacifico - I Was Wandering
Pingback: Canada, da Vancouver ai parchi delle Rockies - I Was Wandering