La famosa Quercia delle Streghe si trova in provincia di Lucca, nella piccola frazione di Gragnano nel comune di Capannori. Questo albero monumentale è facilmente visitabile, si può lasciare la macchina a pochi metri di distanza e fare una brevissima camminata per raggiungerlo.

Man mano che ci si avvicina la quercia diventa, se possibile, ancora più imponente: alta oltre 25 metri, con una circonferenza di 4,5 metri e una chioma di 40 metri di diametro! Una chioma straordinaria, fatta di rami intrecciati e contorti in ogni direzione, con la particolarità di estendersi quasi paralleli al terreno…e tra poco vi svelo il motivo!

La Quercia delle Streghe, tra storia e leggenda - immagine 197

Ma i numeri non finiscono qui, questa magnifica quercia conta ben 600 anni di età! (E alcuni ritengono possa averne addirittura 1400, mantenendo le sue origini avvolte nel mistero!). Proprio per tutte queste caratteristiche, la quercia è stata inserita nella lista degli alberi monumentali d’Italia.

Incredibile pensare che questa quercia, per via della sua grandezza, oggi appare nelle mappe Nato come punto trigonometrico militare.

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Un luogo di ritrovo per le streghe

Anche detta Quercione di Gragnano, sembra che questa quercia sia stata, secondo la leggenda, il luogo in cui le streghe si riunivano per i loro sabba. Il peso delle streghe adagiate sui rami dell’albero ha fatto sì che questi non riuscissero a crescere in altezza come solitamente accade, ma che anzi si sviluppassero orizzontalmente.

La Quercia delle Streghe deve il suo nome proprio a questa interessante credenza popolare.

La Grande Quercia di Pinocchio

Sembra che Carlo Collodi si sia ispirato al magnifico albero per alcuni passaggi delle sue avventure di Pinocchio in quanto, si dice, era solito scrivere all’ombra della sua chioma. Cosa plausibile, dal momento che lo scrittore fiorentino trascorreva le sue vacanze a pochissimi chilometri di distanza.

Nella scena finale del 15° capitolo, il burattino di legno viene impiccato proprio…sulla “Quercia grande” dal Gatto e la Volpe travestiti da banditi, che volevano fare in modo che il burattino di legno sputasse i quattro zecchini d’oro nascosti in bocca. Addirittura questa scena doveva rappresentare, inizialmente, la conclusione del romanzo!

Per questo fatto questo albero monumentale è conosciuto anche come Quercia di Pinocchio.

La Quercia delle Streghe, tra storia e leggenda - immagine 198

La storia della quercia

Dalle credenze popolari alla letteratura, va detto che in ogni caso la quercia ha attraversato numerose difficoltà nella sua lunga storia, anche in quella recente del Novecento. Per esempio nei primi anni del secolo scorso, alcuni vandali hanno spezzato alcuni rami dopo esservi seduti sopra. E durante la seconda guerra mondiale, gli occupatori nazisti volevano utilizzare la quercia come legna da ardere, episodio scongiurato dalla mobilitazione degli abitanti delle località limitrofe.

Ma anche calamità ed eventi naturali: negli anni Sessanta l’albero fu colpito da un fulmine che lo danneggiò pesantemente. E negli ultimi anni sono state anche danneggiate le sue radici per colpa della grande quantità di turisti che hanno calpestato il terreno. E non dimentichiamo che all’interno della quercia talvolta nidificano degli insetti infestanti, mettendo a dura prova la salute di questo maestoso!

Assolutamente da visitare se si è in zona, con tutto il rispetto che meritano tutti gli spettacoli che la natura sempre ci regala!

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Inoltre, a circa 15 minuti di distanza da Gragnano, puoi trovare la splendida Villa Reale di Marlia, una perfetta destinazione da abbinare alla passeggiata verso la Quercia delle Streghe, di cui ho scritto in questo articolo. Dalla lussuosa residenza ricca di arte e storia, ai giardini magnifici in ogni stagione, ai numerosi eventi che questa ospita, puoi visitare la Villa tutto l’anno.

Hai mai visto un albero di queste dimensioni? Fammelo sapere nei commenti!

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Nata a Pisa nel 1990, nella stessa città mi sono laureata in Studi Internazionali e attualmente vivo, lavoro e ho sposato Dario. Amo i giochi da tavolo con gli amici, leggere, scrivere, cucinare piatti etnici, oltre che viaggiare, vicino e lontano: la mia più grande passione.

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